Ostia – Farfalle, cuori, pistole, ideogrammi. Velieri, croci, scritte. Sono i tatuaggi di ogni forma, colorati o in bianco e nero, che romani e italiani hanno esibito sui loro corpi per tutta l’estate. Ed in particolare sulle spiagge.

 

Uomini e donne che hanno invaso lidi e piscine facendo sfoggio dei propri disegni sulla pelle, facendo quasi dimenticare che in Italia aumenta a vista d’occhio il fenomeno dei pentiti del tattoo, ovvero di chi, soprattutto per motivi lavorativi, chiede aiuto al chirurgo plastico per cancellare quel segno non proprio indelebile. Ma attenzione.

 

“Il fenomeno dei pentiti potrebbe subire una brusca impennata dopo la notizia di regole più severe, proprio in materia di tatuaggi , da parte dell’esercito italiano. Se adesso più del 30% dei tatuati prende questa decisione, e il 40% lo fa per motivi lavorativi, dopo questa novità la percentuale potrebbe salire al 50% nei prossimi 6 mesi”.  A valutare il fenomeno è Ezio Maria Nicodemi, docente all'Università di Tor Vergata di Roma e dirigente chirurgo plastico all'Istituto dermopatico dell'Immacolata di Roma.

 

Niente disegni incisi sulla pelle, dunque, per chi aspira a una carriera con le stellette.  “Non solo rimuovere i tatuaggi, quindi, ma farlo in fretta – spiega Nicodemi – per avere la possibilità di partecipare a concorsi o per non avere problemi sul luogo di lavoro”. Ma le nuove tecniche favoriscono il dietrofront.

 

 

“Oggi  - assicura il professore - è possibile far ‘sparire’ un tatuaggio di medie dimensioni anche in sole due sedute, grazie a un ‘doppio trattamento’ in una stessa giornata a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro”.

 

A tutti i giovanissimi che decidono, invece, di fare un tatuaggio, il professore raccomanda “di rivolgersi a centri specializzati, assicurandosi che vengano seguite le giuste norme igieniche. E’ bene, inoltre, in vista di un futuro intervento per rimuovere il tatuaggio, optare per disegni monocolore, possibilmente non utilizzando tonalità chiare come il bianco e il giallo che sono più difficili poi da togliere, rispetto al nero”.

 

Ad Ostia, tuttavia, il fenomeno non è ancora così evidente. Tra piercing e tattoo i centri specializzati continuano a lavorare. “Ci si regala un disegno per ricordare un momento speciale della propria vita”, spiega un artista lidense. Che aggiunge: “Raccomando di rivolgersi a dei professionisti per evitare negative conseguenze per la salute”.