Ostia - E’ da poco passata la mezzanotte quando una telefonata allarmata al 112 segnala che in spiaggia, davanti al Vittorio occupato di lungomare Paolo Toscanelli, a Ostia, è in corso una terribile rissa tra due uomini. “Venite subito”, urla al telefono una voce maschile dall’accento straniero: “stanno ammazzando il mio amico”. Dopo pochi minuti sul posto arriva una pattuglia dei carabinieri del Radiomobile. Allarmante la scena che i militari si trovano davanti. Sull’arenile, ancora si fronteggiano minacciosamente due uomini, entrambi pesti in volto e reduci da una scazzottata. Anche se poi uno di loro improvvisamente si accascia, sanguinando vistosamente dall’addome, mentre l’altro è visto ancora brandire un coltello.

 

 

I militari non perdono tempo ed intervengono immediatamente, separandoli. Disarmano l’accoltellatore, che viene poco dopo identificato per A.A., 37 anni, egiziano, nullafacente e residente in corso Duca di Genova, a Ostia. Il nordafricano, ad un approfondimento alla banca dati delle forze dell’ordine, risulta essere pluripregiudicato per diversi reati tra cui ricettazione, rissa, furto. L’altro, invece, che durante questa rissa degenerata ha avuto decisamente la peggio riportando diverse coltellate all’addome, è K.B., 30 anni, originario della Costa d’Avorio, nulla facente e attualmente ospite alla Caritas, che ha sede proprio nell’edificio dell’ex colonia Vittorio Emanuele. L’ivoriano viene subito soccorso ed accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Grassi dove i sanitari gli riscontrano ferite di arma da taglio. Ricoverato, se la caverà con un paio di settimane di cure.

 

Nel frattempo, i carabinieri arrestano per tentato omicidio l’egiziano, che ha riportato un vistoso trauma facciale a seguito dei pugni ricevuti dall’ivoriano, e lo conducono alla stazione del Gruppo, in via Zambrini, per interrogarlo sui motivi della rissa. Il 37enne tergiversa. Poi, pian piano, gli investigatori ricostruiscono i fatti. Anche se rimangono ancora adesso molti lati oscuri. Un contributo arriva dalla fidanzata della vittima, che al momento di quel tremendo scontro era con lui, e dal connazionale che ha allertato il 112. Sembra dunque che ieri notte, mentre la giovane coppia era intenta a godere dello spettacolo della luna piena in riva al mare, sia passato l’aggressore, conoscente dell’ivoriano e frequentatore della mensa della Caritas. L’egiziano avrebbe lanciato uno sguardo di troppo che ha innervosito l’africano. Sono volati insulti, pugni e infine coltellate. Fino all’arrivo provvidenziale dei militari che hanno evitato potesse accadere l’irreparabile. Il nordafricano si trova a Regina coeli in attesa del pronunciamento da parte del magistrato competente.