Ostia – “Lo chiamano housing sociale, così sembra più presentabile, ma in realtà dietro parole di comodo c’è solo l’assurdo progetto di cementificare l'Agro romano”. A lanciare l’allarme contro l’arrivo di una nuova colata di cemento è Tonino Ricci, consigliere municipale di Italia dei valori.


Il rischio? Nuove costruzioni che porterebbero nei diversi quartieri dell’hinterland lidense oltre 1.800 alloggi. Decisamente troppi per un territorio profondamente provato, a rischio sicurezza idraulica e con servizi insufficienti.


Secondo l’esponente dipietrista, dietro il progetto del Campidoglio non vi sarebbe nulla di sociale. “C’è invece un regalo di circa 23 milioni di metri cubi di cemento confezionato a favore dei palazzinari per una nuova folle speculazione edilizia”, dichiara Ricci.


“Il sindaco non vuole fronteggiare l'emergenza abitativa, ma fare un regalo ai “soliti””, prosegue, “per meri fini chiaramente elettorali. E senza minimamente considerare gli effetti devastanti che le nuove colate di cemento avrebbero su un territorio di altissimo valore naturalistico e archeologico”.

 
Al progetto hanno partecipato numerosi i proprietari dei terreni, dove oggi si trovano aziende agricole, così come prevede il piano regolatore vigente. La Commissione competente  ha giudicato ammissibili 160 proposte su 334 pervenute.


Il totale delle 160 aree considerate ammissibili dalla commissione equivale ad una superficie di ben 2.381 ettari su cui è prevista la costruzione di 23 milioni di metri cubi di fabbricati, equivalenti a 66.000 nuovi alloggi, pari ad una esigenza abitativa di 200.000 nuovi abitanti.



“Ma è una esigenza abitativa che risulta infondata perché l’andamento demografico di Roma, dai dati in possesso di IdV, è passato da una popolazione di 2.811.573 dell’anno 1997 ad una di 2.882.250 per il 2010, con un incremento di 70.677 abitanti”, afferma il consigliere dell’opposizione.

 
Per quanto riguarda il Tredicesimo sono state selezionate 9 pratiche che riguardano la previsione di ben 1.817 alloggi da costruire. Nonostante la previsione non tenga in alcun conto che il territorio non può più sopportare ulteriori costruzioni a causa di  standard urbanistici considerati insufficienti, del ben noto e serio rischio idrogeologico e di una viabilità inadeguata.


Queste sono nello specifico le nove aree interessate agli insediamenti:

 1)  260 alloggi- pratica n.6- area tra via di Saponara e via di Macchia Palocco.

2)  141 alloggi - pratica n. 22- area tra via di Saponara, via di Macchia Palocco e via del Fosso di Dragoncello.

3) 139 alloggi- pratica 174- idem come al n. 2).

4) 181 alloggi - pratica n. 216- area a ridosso Casalpalocco e Nuova palocco.

5) 235 alloggi - pratica n. 229- area in zona Axapalocco, Via Senofane, Via dei Pescatori.

6) 198 alloggi - pratica n. 260- area appena oltre Casalpalocco , via Canale della Lingua.

7) 140 alloggi - pratica n. 284- area zona Infernetto sud,  al limite della Tenuta presidenziale.

8) 373 alloggi – pratica n. 286 – idem n. 2)

9) 150 alloggi - pratica n. 287- area pressi via di Saponara, nelle vicinanze di via Ostiense

 
“E’ una follia contro cui l'Italia dei valori ci batteremo per bloccare l'assalto all'agro romano e impedire questa ulteriore e devastante cementificazione”, conclude Tonino Ricci che ha presentato già un ordine del giorno con il quale il consiglio si dichiara "contrario a questo scempio" come già  in altri municipi.