Ostia, Torre Acea: tornano le ‘lenzuola di protesta’. Le antenne stanno uccidendo un’altra donna
Ostia – Ultime da Parco della Vittoria, a Ostia. Subito la dismissione delle ultime nove antenne delle Torre Acea. E poi la ri-acquisizione dell’area verde, ex Punto verde qualità, da parte del municipio. Ma intanto ecco le novità dal quartiere di levante. L’assessore all’ambiente del municipio X, Marco Belmonte, raccogliendo le richieste del locale comitato, ha provveduto a mettere in sicurezza l’area cani dove stava per precipitare parte del tronco di un pino. I cittadini hanno richiesto la potatura dei platani, i cui rami arrivano fino al quarto e quinto piano, la ripiantumazione di viale Paolo Orlando, lo sfalcio del giardino di piazza Aleria, la messa in sicurezza della casetta di via Poggio di Venaco/via Oletta con allontanamento degli abusivi che ci abitano e di fornire due o tre panchine nell’area cani. All’assessore ai lavori pubblici Antonio Caliendo è stato fatto notare che nel quartiere abitano diversi disabili costretti a recarsi al Cpo in carrozzina viaggiando in mezzo alla carreggiata con tutti i pericoli che ne conseguono: via Oletta e via Desiderato Pietri hanno marciapiedi veramente impraticabili, da bollino nero, e necessitano di essere rifatti senza perdere ulteriore tempo. A questo proposito l’onorevole Davide Bordoni, incontrato a settembre, chiederà un emendamento al bilancio comunale per far giungere in municipio lo stanziamento per quelli di via Oletta.
Si sono inoltre svolti nelle ultime settimane diversi incontri con il vice comandante della polizia municipale per sollecitare l’allontanamento da piazza Aleria e dalla casetta di via Poggio di Venaco degli abusivi che creano problemi di sicurezza, igiene e decoro. Il comitato si è anche attivato perché da quando è stata istituita l’area cani di viale della Vittoria, nel 2006, non è mai stata disinfettata. I cittadini hanno già sollecitato gli uffici competenti di Roma a provvedere anche in considerazione del fatto che la disinfestazione per le processionarie deve essere effettuata in autunno. Adesso confidano nel cambio di amministrazione per risultati positivi. Ed ecco adesso i nodi che maggiormente stanno a cuore ai cittadini: il Punto verde qualità e le antenne Acea. A luglio è stato contattato l’assessore all’ambiente di Roma denunciando il pericolo d’incendio che l’erba ormai secca e la mancanza assoluta di manutenzione dell’area stavano creando a quello che resta di un parco. Dopo anni di silenzio e non risposte finalmente qualcosa si è mosso: hanno fatto un sopralluogo in tutto il Punto Verde ed il risultato è stato che la concessione è stata revocata ad agosto. Il concessionario non l’ha accettata e si è appellato al Tar. Insomma, non vuole mollare. Avrebbe curato solo il lato commerciale. Anche qui commettendo varie irregolarità. “La nostra opinione è che questo Punto Verde Qualità debba essere annullato completamente e le aree interessate essere riconsegnate al municipio: su cosa farne abbiamo già molte idee, ma ve le illustreremo al più presto nel corso di un’assemblea pubblica. Anche se ne abbiamo accennato nel corso della “porchettata” della scorsa settimana e di idee e proposte ne sono scaturite parecchie”, spiegano al comitato.
Per quanto riguarda il dramma dei ripetitori della Torre Acea, ad agosto è stato chiesto un incontro con il presidente Tassone. I cittadini sono ancora in attesa di essere convocati. Tuttavia, nel frattempo il minisindaco ha provveduto a scrivere all’Acea ricordando l’impegno di non rinnovare i contratti di telefonia mobile alla loro scadenza. Non questo non basta ai residenti che chiedono che le ultime nove antenne siano dislocate senza ulteriori perdite di tempo. “Un’altra vittima delle malefiche antenne, una mamma di una bimba di tre anni, se ne sta andando. Dopo aver già affrontato un tumore alla tiroide, un altro l’anno successivo, ora è tutta una metastasi”, spiega Alessandra Perlusz, presidente del comitato. “Abitava nel tristemente noto “reparto oncologico”! Basta! Non si possono più accettare questi drammi, queste tragedie! Ma come è possibile! Sono stati fatti consigli straordinari, osservatori sociosanitari, sono stati firmati tanti e tanti documenti, emendamenti, ecc. con i quali i consiglieri, di maggioranza ed opposizione, si dichiaravano d’accordo sulla dislocazione. Firmati da tutti. Appunto. Firmati. Ma nessuno che si sia preso la briga di verificare che non fosse solo carta. Nessuno che abbia controllato e chiesto che si procedesse! Ed intanto questo quartiere continua a pagare in malati e vite umane la vicinanza di troppe antenne. Non possiamo più tollerarlo. Dobbiamo agire”.
Per questa ragione il comitato ha deciso che per prima cosa devono riapparire le ‘lenzuola di protesta’. Saranno posizionate e tenute sotto controllo per ricordare a tutti che la ‘Salute e la vita umana sono sacre’! A questo proposito ecco l’appello di Alessandra Perlusz: abbiamo bisogno di lenzuola che potrete lasciare al Bar Fortuna. “Propongo inoltre di presentarci in municipio con i nostri cartelli ogni volta che ci sarà un consiglio. Aspetteremo i nostri amministratori all’ingresso del municipio senza parole, ma con la nostra presenza. Sarà un modo di battere alla loro coscienza. Dateci la vostra disponibilità. E’ un dramma che tocca tutti i cittadini ed al quale la nostra coscienza non può chiudere gli occhi. Non ci si può girare dall’altra parte!”. Nel 2007 fu firmato un accordo per la dismissione e delocalizzazione: i cittadini chiedono che sia rispettato. “Anche i politici hanno famiglia. Ricordiamoglielo. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: anche una sola vita va salvaguardata! Se si è giunti a far sì che sindaco, presidente di Municipio, gestori si riunissero attorno ad un tavolo e nascesse lo storico accordo del novembre 2007 è perché la situazione del quartiere era veramente tragica, drammatica! Con gran fatica siamo arrivati all’ultimo passo: dislocare le rimanenti nove antenne. Basta solo un po’ di buona volontà. In nome della politica vengono fatte tante cose: ci aspettiamo che questa amministrazione concluda l’ultimo passo. In fin dei conti, è bene ricordarlo, è stato proprio il Pd a portare avanti e firmare questo accordo. Si tratta di porre la parola fine ad un dramma che ha mietuto troppe vittime innocenti”.
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