Ostia, tra stop e proteste riprende il dragaggio al canale dei pescatori
VINCENZO BASSO – “Come preannunciato nei giorni passati e confermato nell’incontro di martedì 21 giugno in Municipio con il direttore Cinzia Esposito, stamattina (ieri mattina, ndr) sono iniziati alla foce del canale i lavori di dragaggio consistenti nello scavo di un percorso navigabile”, spiega Vincenzo Basso, presidente dell’Associazione Canale dei pescatori Roma.
I LAVORI – Secondo quello che riferisce il presidente dell’Associazione, sarebbe stato confermato che, a breve, sarà poi spostata la sabbia esistente sul molo destro (le dune) che sarà riposizionata su una spiaggia di Ostia Ponente per permettere la creazione di spazi necessari alla manovra dell’escavatore e l’accantonamento della sabbia prelevata a seguito dei successivi prossimi dragaggi in convenzione Cbtar. “Continua, inoltre, l’iter burocratico per collocare una barriera di massi a copertura della parte finale del molo destro del canale che, attualmente aperto nella parte immersa, è via d’ingresso della sabbia che forma l’isola che si vede dopo le mareggiate”, prosegue Vincenzo Basso: “certo queste attività non rappresentano la soluzione definitiva all’insabbiamento ma sembrano essere le sole attualmente possibili”, conclude.
LA PROTESTA – Una delle ultime proteste dei pescatori che operano al borghetto di Ostia risale al 25 maggio scorso quando, esasperati per l’ennesimo insabbiamento provocato dalle mareggiate, si erano visti preclusa la possibilità di uscire in mare per la pesca. Dopo aver manifestato nei pressi del canale si erano diretti nella sede del X Municipio e Franco D’Arienzo si era incatenato per protesta al cancello. La soluzione per risolvere definitivamente il problema consisterebbe nel prolungamento dei moli che impedirebbe l’insabbiamento che invece si verifica molto spesso ed impedisce non soltanto la pesca ma anche ai diportisti e alle attività turistiche di uscire in mare con danni economici notevoli.
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