Ostia, ‘Tragedia di Lampedusa: giusto il lutto nazionale’
Ostia - La tragedia immensa delle circa 500 persone nel mare di Sicilia, di cui soltanto 155 sono salve, ha scosso nel profondo la stragrande maggioranza dei cittadini, cattolici e non, compreso Papa Francesco e il presidente Napolitano. Non a caso si sentono ovunque parole di pietà e di solidarietà. In questo quadro voglio segnalare quella del Teatro Stabile di Ostia Antica di Corrado Croce e gli altri componenti che hanno sospeso lo spettacolo teatrale di questa sera proprio per il lutto nazionale, giustamente proclamato per questa tragedia. Lo dichiara Gioacchino Assogna, segretario del Partito socialista del municipio X.
“Vanno ringraziati in primo luogo i civili e i militari impegnati nel soccorso dei sopravvissuti e nel recupero dei tanti morti. Alcuni esponenti politici della Lega Nord hanno sollevato vergognose polemiche in un giorno così triste lanciando insolenti accuse ad esponenti istituzionali che da sempre sostengono posizioni di critica alla famosa Legge Bossi-Fini. Non si è ancora in grado di sapere se quelle tre imbarcazioni passate vicino al barcone poi affondato non lo abbiano effettivamente visto oppure abbiano preferito ignorarlo per non essere coinvolti in procedimenti giudiziari per favoreggiamento all'immigrazione in base alla Legge Bossi-Fini, come capitò ad altra imbarcazione, posta addirittura sotto sequestro dalla magistratura nel 2004 con il governo Berlusconi-Bossi”, spiega Gioacchino Assogna. “La tragedia conferma il fallimento di tale legge e la teoria dei "respingimenti", voluti e praticati dal centro-destra, per i quali l'Italia è stata condannata dalla corte di Strasburgo perchè violano i diritti umani. Anche agli occhi dell'opinione pubblica non c'è più neppure la distinzione tra immigrati e rifugiati, che vanno accolti in base all'art. 10 della nostra Costituzione. Vanno affrontati urgentemente e con un’ottica europea, senza fanatismo e falsa retorica: l'immigrazione è un fenomeno non momentaneo e complesso, da governare e regolare a livello europeo con norme imperniate sui flussi migratori e gli accordi con gli Stati di provenienza, unitamente alle politiche di integrazione una volta insediati e riconosciuti; politiche di sostegno ai paesi esposti alla grande emigrazione, per la formazione professionale in modo da prepararli ai lavori che sono necessari nei diversi paesi e aziende; strutture di assistenza da parte dell'Onu e dell'Europa per recepire e valutare le domande di asilo e di rifugiato, senza dover affrontare le traversate del mare mediante i mercanti taglieggiatori, che si arricchiscono con i "flussi di carne umana clandestina". Si spera che non rimangano parole al vento”, conclude l’esponente politico.
Su iniziativa del sindaco di Roma Ignazio Marino, questa sera dalle ore 20, in Piazza del Campidoglio, si terrà una veglia in memoria delle vittime di Lampedusa "e di tutti coloro che perdono la vita inseguendo la speranza", come ha spiegato il sindaco sulla sua pagina Facebook, invitando tutti i cittadini a partecipare. "Di fronte a tanto dolore non si può rimanere indifferenti" - ha scritto il sindaco - "tragedie assurde come quella di ieri non devono più accadere". All'appuntamento, organizzato in collaborazione con il Centro Astalli, prenderanno parte insieme al sindaco Marino gli assessori della Giunta capitolina.
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