Ostia - Salvare il tribunale di Ostia per salvare quello di Roma. Si allarga sempre di più il fronte di protesta per evitare la chiusura della sede distaccata del tribunale di via dei Fabbri Navali, voluta dai tagli decisi dal Governo Monti. È già nato il Comitato Promotore per il Tribunale Unico del Litorale che possa servire in futuro il bacino di utenza di Ostia, Fiumicino e Pomezia.

Tremila cause l'anno, 30 al giorno, i numeri della sede giudiziaria parlano da soli. Un tribunale utile finora soprattutto a decongestionare la città giudiziaria della Capitale. "Il tribunale del lido è nato negli anni '90 proprio per aiutare a smaltire le cause di piazzale Clodio. - spiega Massimo Moriconi, dirigente del tribunale di Ostia – Si parla di chiudere 220 sedi distaccate, senza però guardare alle cifre concrete di ogni struttura. Ritengo si trattino di tagli indiscriminati. Noi vogliamo salvare Ostia per salvare Roma, serve un'altra cittadella giudiziaria".

L'intento è dunque quello di creare una Roma2, da aprire però prima che la scure dei tagli si abbatta sulla sede di Ostia, a danno sia delle forze dell'ordine, obbligate a recarsi nella Capitale per processi e convalide di arresti, che degli stessi cittadini. "Saranno centinaia i processi che rischiano di andare in prescrizione se trasferiti a Roma – aggiunge il giudice capo – e non perchè i colleghi magistrati capitolini siano lenti, ma semplicemente perchè la mole di lavoro è già notevole e aumenterà una volta chiusa Ostia. Senza citare quel 10% di esecuzioni immobiliari che si effettuano sul litorale sul totale che si registra nella Capitale".

La preoccupazione per la chiusura del tribunale di Ostia riguarda anche l'eventuale mancanza di un presidio che vigili sulla criminalità organizzata. "Un presidio dello Stato in un territorio a rischio infiltrazioni mafiose è una risposta vitale, a prescindere dai tagli e dai costi di un tribunale. – conclude Moriconi che annuncia un importante spiraglio per la sopravvivenza della sede giudiziaria di Ostia – Il Comune di Roma ha già dato disponibilità di locali a costo zero che sostituiscano l'attuale sede distaccata di via Fabbri Navali. Così si abbatterebbero i costi dell'affitto".