Tribunale di Ostia, ore decisive: se ne discute in consiglio giudiziario
Ma l’importanza sul territorio del municipio XIII, che conta 300mila abitanti, di questo organismo va ben oltre. E’ innanzi tutto un servizio fondamentale, insieme all’ufficio del giudice di pace, al servizio del cittadino. “Un pronto soccorso della giustizia”, come l’ha definito il presidente del tribunale, Massimo Moriconi.
Domani la complessa situazione della sezione di Ostia, un tribunale virtuoso che sbriga cause e pendenze a tempo record rispetto ad altre realtà presenti sull’intero territorio nazionale grazie ai suoi nove magistrati e ad una trentina di impiegati, sarà discussa in sede di consiglio giudiziario presso la Cassazione.
C’è molta attesa per questo incontro che precede l’audizione che si terrà giovedì 19 luglio in sede di commissione giustizia al senato. In entrambi i casi saranno esaminate le peculiarità dell’ufficio lidense e la sua funzione. Quindi il provvedimento del governo che violerebbe una norma, tanto che il Comitato promotore per il Tribunale del litorale che si è costituito nei giorni scorsi e che riunisce cittadini, comitati, associazioni forensi tra cui l’Afol, ha minacciato un ricorso e di “far causa” al ministero della Giustizia se non sarà rispettata la legge in base alla quale è stato costituito lo stesso tribunale. Ostia, infatti, è stata voluta per smaltire il mega-tribunale di Roma, rispondendo a dei criteri di economicità ed efficienza.
Ciò che sarà evidenziato è che in base al provvedimento del governo, con il decreto è stata decisa la soppressione “indiscriminata” di 220 sezioni distaccate, non adottando nessuna misura come espressamente citato nella legge delega che prevede di razionalizzare il servizio di giustizia nelle grandi aree metropolitane. Si parlava di un Roma2, così come a Napoli è stato per Napoli nord, ma adesso prima di “tagliare” occorre che sia urgentemente individuata una cittadella alternativa altrimenti tutti i procedimenti svolti finora nel municipio XIII torneranno a ricadere sulle spalle dei togati di piazzale Clodio. Il rischio? Ingorgare il già intasatissimo tribunale e mandare in prescrizione le cause.
Inoltre, in base alle disposizioni della legge Pinto del 2012, la “non chiusura” di Ostia farebbe risparmiare allo Stato più di 200 mila euro l'anno in seguito ai ricorsi relativi alle lentezze burocratiche ed organizzative del “sistema giustizia”. E poi, si chiedono al comitato, con il decreto sulla spending review, si raddoppia Napoli ma si penalizza una realtà come il litorale romano? A questo riguardo il fronte dei sostenitori continua ad aumentare ed è ben determinato a difendere questo baluardo della giustizia e della legalità in un territorio che è esposto a rischio di infiltrazioni mafiose.
Il comitato, che ha inviato una lettera circostanziata dove sono riferiti anche i dati relativi ai compiti svolti, al ministro Paola Severino e al sindaco Gianni Alemanno, chiederà l’istituzione del secondo polo giudiziario romano, chiamato Tribunale di Roma 2 come “importante segno di una reale riorganizzazione giudiziaria”. Sarà ovviamente chiesto il mantenimento dell’attuale sezione finché non sarà realizzato Roma 2, di vitale importanza non solo per le categorie del settore (sono 430 gli studi legali nati attorno alla sezione, ndr) ma anche per i cittadini che possono continuare ad utilizzare con soddisfazione un servizio efficiente. Senza gravare il tribunale capitolino che ha al momento un sistema giudiziario prossimo al collasso.
Una riflessione importante riguarda poi le forze dell’ordine che, se obbligate a recarsi nella Capitale per accompagnare rei e arrestati, negherebbero alla cittadinanza la sicurezza in quanto distolte dal territorio del XIII municipio per questi accompagnamenti coattivi.
Alessandro Paltoni, consigliere municipale Pd nonché delegato del comitato promotore, si rivolge a tutte le istituzioni competenti, a vario livello, affinchè intervengano per evitare il taglio e ripristinare una realtà già esistente, proponendo il Tribunale di Roma 2 come prevede la legge delega.
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