Ostia - La questione della chiusura, per i tagli della spending review, del  giudice di pace, dell'ufficio notifiche esecuzione protesti e della sezione distaccata del tribunale di Roma, tutte e tre situati al Lido di Ostia, è ancora  viva anche a ridosso del Natale e pare riscuotere sempre  l'interesse della politica del municipio, in particolare dell'Udc.

 

 

 

"Dopo che il presidente Vizzani ha voluto fare nel Consiglio dello scorso 6 dicembre un incomprensibile braccio di ferro per non concedere l'immobile comunale multipiano di viale Vega 51 promettendo i locali occupati di piazza Capelvenere, ecco che a distanza di poche settimane emerge la cruda verità di una promessa che non ha mantenuto e che sapeva di non poter mantenere" dichiara Angelo Paletta, presidente del gruppo consiliare Udc al municipio Roma XIII.

 

 


Il documento votato dalla maggioranza, infatti, individuava nel patrimonio comunale come prioritari i locali di piazza Capelvenere, ancor oggi occupati dal servizio anagrafico di Roma Capitale e da diversi senzatetto che lì si sono rifugiati.

 

 

 

"E' sotto gli occhi di tutti - incalza Paletta - che Vizzani per Natale ha fatto un "pacco" ai magistrati, ai funzionari giudiziari e agli avvocati, che speravano invece nel concreto intervento del municipio per salvare le tre istituzioni giudiziarie che sono destinate alla chiusura, proprio mentre nell'immobile di viale Vega 51 non si realizzerà mai il previsto asilo perchè la normativa vigente non permette di realizzare gli asili oltre il primo piano. Vizzani, purtroppo, ha colpito ancora".

 

 

 

 

 E' dal 2005 che l'ex-asilo "Sagittario" situato a  viale Vega 51 è stato trasferito in una nuova sede, quella di "Piccole Dune", a poche decine di metri a viale Vega 103 per motivi di agibilità della struttura e per i nuovi limiti normativi per i nidi, i micronidi e gli spazio baby.

 

 

 

 

 

 

 "Il presidente Vizzani e la maggioranza municipale – sottolinea Paletta - salvo inattese nuove soluzioni, si sono presi la responsabilità politica della chiusura del giudice di pace, dell'ufficio notifiche esecuzione protesti e della sezione distaccata del tribunale di Roma. Il voto del consiglio contro la mia proposta di risoluzione solo a pochi è sembrata una felice scelta politica di fine mandato. Se l'Udc prenderà la presidenza del municipio alle prossime elezioni di primavera immediatamente metterà a disposizione locali idonei ad ospitare le tre sedi giudiziarie prima che a settembre 2013 cada per sempre la scure della chiusura a causa della spending review".