“Tribunale di Ostia: pericolo chiusura per blocco politico sulla risoluzione”
Ostia – Mission: salvare il tribunale di Ostia. Stamattina si è svolta in municipio la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari ed è scoppiata un'accesa polemica quando si è giunti a mettere all'ordine dei lavori del prossimo consiglio la risoluzione proposta dal capogruppo Udc Angelo Paletta sul comodato d'uso dell'immobile comunale di viale Vega 51 alla sezione distaccata del tribunale di Roma, all'Unep e al giudice di pace e sullo storno di 850.000 euro per la ristrutturazione dell'immobile.
“La risoluzione è datata il 28 novembre del 2012, mentre un ordine del giorno contro questo atto politico è stato sollecitato da una lettera dell'ufficio scuola che porta la data del 29 novembre”, dichiara Paletta. “Un documento approvato in tempi record dalla commissione patrimonio e scuola, presieduta dalla presidente del consiglio, dopo che per anni l'iter amministrativo del progetto di una scuola a viale Vega ha seguito tempi da lumaca”, prosegue.
"Siamo alla vecchia e triste politica: vengo combattuto per un'idea giusta ed amministrativamente praticabile per evitare la chiusura delle sedi giudiziarie di Ostia", prosegue l’esponente politico.
"Ho chiesto - prosegue Paletta - che la risoluzione prot. 122354 del 28 novembre scorso fosse
discussa in consiglio ed invece temo che qualcuno voglia bloccarla prima. Pertanto, chiedo a tutti i magistrati, gli avvocati e i dipendenti della sezione distaccata del tribunale, dell'Unep e del giudice di pace di presenziare alle commissioni municipali e al consiglio, dove si discuterà di tale risoluzione per evitare che grigie logiche di palazzo blocchino una proposta politica a favore del territorio".
"Per chiarezza, non sono così innamorato di me stesso perchè mi appropri di una mia iniziativa politica: vorrei solo che una proposta condivisa con gli avvocati e i magistrati e dipendenti delle sedi giudiziarie lidensi trovi almeno la possibilità di essere discussa e
votata per appello nominale in consiglio municipale. Se così non fosse”, continua Paletta, “chi oggi vuole bloccare la libertà di pensiero si assumerà le sue responsabilità politiche di fronte alla città e al sindaco Alemanno, che ha promesso al ministro Paola Severino una soluzione concreta per le sedi giudiziarie lidensi e che fino a prima della mia risoluzione non era pervenuta nemmeno da politici molto più famosi e potenti di me".
"Sia chiaro che non sono contro l'asilo Sagittario - chiosa Paletta - ma l'eventuale apertura della scuola partirebbe da settembre 2013, mentre oggi abbiamo l'urgenza di salvare il tribunale che è in via di chiusura. E se chiude, non ritornerà mai più sul nostro territorio, mentre un asilo può essere sempre realizzato dall'amministrazione comunale anche dentro
la Vittorio Emanuele, che per buona parte risulta ancor oggi inspiegabilmente vuota".
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