Tribunale di Ostia: un ricorso alla Corte costituzionale
Ostia – Un ricorso alla Corte costituzionale. Nonostante il decreto legge approvato dal consiglio dei ministri il 10 agosto scorso, che cancella i due uffici di via dei Fabbri navali e del giudice di pace di via Costanzo Casana, a Ostia, soppressi nonostante la loro produttività e la presenza della criminalità organizzata, il Comitato promotore per il Tribunale di Roma due sud non ha intenzione di starsene con le mani in mano.
Oltre all’intenzione di presentare un ricorso alla corte costituzionale, ha infatti anticipato Alessandro Paltoni, delegato del comitato promotore e consigliere Pd del municipio XIII, l’intento è quello di creare un’associazione che raccolga, anche su scala nazionale, altre realtà territoriali che hanno subito i tagli previsti nell’ambito della spending review. In programma una manifestazione a settembre. Che si aggiunge alle due giornate di sciopero proclamate dall’ordine dei giornalisti per il 21 ed il 22 settembre.
Il via libera definitivo ai decreti legislativi di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, in attuazione della delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 del precedente esecutivo, ha sancito la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, la riduzione di 31 tribunali e di 31 procure e la chiusura di 667 uffici di giudici di pace, decretando così la definitiva cancellazione della giustizia anche nel XIII municipio.
Per questo motivo il comitato si è appellato al presidente della Repubblica affinché non firmi il decreto.
“L'Esecutivo Monti” spiega Paltoni, “ha dimostrato di non voler tenere conto della realtà del nostro territorio e si è rivelato sordo a tutte le richieste delle istituzioni cittadine e soprattutto del nostro Comitato. Il ministro della giustizia Paola Severino”, aggiunge Paltoni, “ha affermato di aver letto con grande attenzione i pareri del Csm e delle Commissioni giustizia di Camera e Senato per poi procedere al mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata. Mi chiedo: non è forse il nostro territorio caratterizzato da questo tipo di presenza? Non è forse tutto ciò sotto gli occhi di tutti? I fatti degli ultimi anni e dell'ultimo periodo lo dimostrano ampiamente e la sezione distaccata aveva rappresentato in questo senso un necessario e prezioso baluardo”.
Il guardasigilli ha poi ribadito la soppressione di tutte le sezioni distaccate poiché l’esperienza ha evidenziato un modello organizzativo precario ed inefficiente sotto il profilo della produttività e della carenza di specializzazione, con un impiego di risorse spropositato rispetto alle esigenze. “Di fronte a questo vorremmo ricordare come la sezione distaccata di Ostia e il giudice di pace siano state capaci di portare a termine un totale di 10 mila cause all'anno rappresentando un esempio di produttività, efficienza e corretto uso delle risorse oltre che un notevole risparmio di denaro e di tempo per il Tribunale di Roma”, sottolinea il delegato Paltoni.
“Assistendo a tutto ciò non ci rimane che prendere atto del comportamento di un governo che ha scelto di non ascoltare né le proposte del Comitato per il Tribunale Roma Due Sud né le richieste dei cittadini e del territorio. Al presidente Napolitano, cittadino ad honorem del XIII Municipio, chiediamo dunque di non apporre la firma bloccando l'iter del decreto, viziato in partenza dalla delega che questo esecutivo ha deciso di assegnarsi d'imperio pur di procedere a tagli indiscriminati”, prosegue.
“Intanto la battaglia del nostro Comitato non si arresta. Poiché siamo convinti delle necessità del nostro territorio chiediamo con forza l'istituzione del Tribunale di Roma Due da collocarsi in un ampio polo giudiziario nella zona a sud ovest della città. Nella centralità di Acilia-Madonnetta”, torna a dire Paltoni.
Sia il consiglio degli avvocati di Roma che l'associazione “Colleganza Forense” saranno in prima linea nelle due giornate di sciopero, proclamate dall'avvocatura nazionale per il 21 e 22 settembre attraverso gli avvocati Roberto Nicodemi e Maurizio Neri.
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