Ostia - Avviati i Tavoli di lavoro sul mare e sul rischio idrogeologico. Il 9 marzo scorso si sono riuniti per la prima volta i Gruppi di lavoro sul mare a Ostia e sul rischio idrogeologico ad Acilia, il primo passo operativo dell’Unione Comitati del X Municipio.


IL NUOVO STATUTO - Il nuovo statuto approvato dai Comitati e dalle Associazioni aderenti all’Unione ha infatti previsto di costituire gruppi di lavoro tematici non solo per approfondire i problemi di maggiore interesse del Territorio, con la partecipazione dei diretti interessati, ma soprattutto come strumento operativo per elaborare in modo coordinato le azioni da intraprendere verso le Istituzioni, locali e nazionali, che sinora sono state latitanti se non spesso complici degli abusi e del dissesto che gravano pesantemente sul territorio.


TAVOLO DEL MARE - Il Tavolo del Mare, in particolare con il supporto dell’esperienza dell’Associazione Mare Libero che da anni si batte contro il “lungomuro”, dovrà approfondire tutti i temi delle illegalità presenti nella gestione delle concessioni balneari e dei diritti negati ai Cittadini per il libero accesso, la fruibilità e la visibilità stessa del mare.


Il Gruppo di Lavoro sul Mare fornirà all’Unione Comitati gli elementi per sollecitare la Commissione Straordinaria del X Municipio, il Commissario di Roma Capitale e la Regione Lazio a intraprendere, senza ulteriori ritardi, tutte le azioni necessarie al ripristino della legalità sulle spiagge, in primis la decadenza delle concessioni demaniali marittime che hanno violato leggi e regolamenti di ogni tipo, così come già previsto lo scorso anno dall’allora Assessore al Litorale, Alfonso Sabella.


TAVOLO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO - Il Tavolo del Rischio Idrogeologico si è riunito presso la sede del CdQ Monti San Paolo. Nell’occasione è stato ribadito che il rischio idrogeologico del nostro entroterra non è una calamità, ma la naturale conseguenza di un territorio che è nato con una Bonifica. Tutto il complesso delle opere di bonifica deve quindi essere tenuto in perfetta efficienza, altrimenti è inevitabile che si verifichino gli allagamenti. Tutti hanno concordato, infine, sulla necessità di unire le forze per fare una richiesta “forte e chiara” di un adeguamento del sistema della Bonifica alla nuova realtà di notevole urbanizzazione del territorio.