Ostia – Né esercito né ‘ruspe della legalità’ al ‘mare di Roma’ per demolire gli abusi perpretati sulle spiagge della Capitale. Il commissario prefettizio del X Municipio, Domenico Vulpiani, deludendo le aspettative dei cittadini, riuniti nell’Unione Comitati di Ostia, avrebbe “smentito con i fatti le rassicurazioni date il 17 marzo scorso, giorno dell’incontro in Campidoglio con il sub-commissario Ugo Taucer”.


L’INCONTRO – “Dal 17 marzo sono ormai trascorse più di tre settimane ma durante questo tempo non abbiamo letto alcuna notizia di avvio delle decadenze delle concessioni per quei gestori balneari che hanno utilizzato il demanio marittimo come se fosse loro proprietà privata, negandone non solo l’accesso ma persino la visibilità a noi cittadini”, dichiara oggi, lunedì 11 aprile, l’Unione Comitati di Ostia in una nota. Dal 17 marzo, giorno dell’incontro in Campidoglio con il sub-Commissario Ugo Taucer, sono passate ormai più di 3 settimane. Le rassicurazioni dateci in quell’occasione sono state smentite dai fatti: nessuna ruspa, nessun mezzo delle forze armate si è visto per demolire gli abusi più evidenti perpetrati sulle spiagge della Capitale.


L’ORDINANZA – “Non abbiamo letto nessuna notizia di avvio delle decadenze delle concessioni per quei gestori balneari che hanno utilizzato il demanio marittimo come se fosse loro proprietà privata, negandone non solo l’accesso, ma persino la visibilità a noi cittadini. Nell’attesa In attesa dell’ordinanza dell’ordinanza sindacale per l’a ormai prossima stagione balneare, le ultime dichiarazioni del commissario commissario Vulpiani a Tv7 sono uno schiaffo alla fiducia che finora l’Unione dei Comitati di Ostia ha voluto accordare alla Commissione Straordinaria del Municipio X: ‘“Tanto gli interessati lo sanno che, se rimuovono, nessuno muoverà l’esercito (ndr: per demolire gli abusi). Più di tanto non si può essere veloci, ci sono dei tempi, come nel fare il pane, c’è bisogno di lievitare, soprattutto che certe convinzioni vengano assorbite e certe abitudini vengano perse’””, riferisce l’Unione Comitati di Ostia.


L’ATTESA – “Ebbene”, continua l’Unione, “noi non siamo disposti ad aspettare “’il tempo di lievitazione’” del senso civico dei gestori balneari che per decenni ci hanno impedito l’accesso libero al nostro mare. Leggi e regolamenti vanno rispettati da tutti, altrimenti il cittadino potrebbe perdere la fiducia nelle istituzioni; e questo è un danno ben più grave. Le cattive abitudini andranno subito perse nel momento in cui le ruspe demoliranno tutti i muri di recinzione illegali e tutti gli abusi finora commessi sul demanio marittimo, restituendoci per prima cosa la vista e l’accesso al nostro mare”, conclude.