Ostia - Via del Mar Rosso: si riaccende la polemica sull’apertura del tratto finale dell’arteria che la collegherebbe, una volta ultimati i lavori, con via dei Pescatori, a Ostia.

 

Giovedì scorso è stata approvata una delibera di giunta che dà il via libera agli interventi. Grandissima la soddisfazione dell’Osservatorio civico 2013, il comitato che da anni si batte perché l’opera sia realizzata. Motivo? Ragioni di sicurezza visto che attualmente via del Mar Rosso si arresta in prossimità della pineta al cui interno si trovano insediamenti abusivi e favelas.

 

Tra i vantaggi, inoltre, secondo i favorevoli, la fluidificazione del traffico in questo quadrante del Lido che permetterebbe ai mezzi di soccorso di raggiungere rapidamente il vicino ospedale Grassi.

 

 

Ma se alcuni comitati, come l’Osservatorio cantano vittoria dopo un’attesa di una dozzina d’anni, dall’altra scendono in campo gli ambientalisti, strenui oppositori del progetto. I Verdi e molte associazioni hanno dato vita nel corso degli anni ad una serie di manifestazioni di protesta per impedire che l’apertura andasse in porto. La zona in cui ricade via Mar Rosso è in piena Riserva naturale del litorale romano.

 

“Il procedere di  questa amministrazione verso l’apertura di via del Mar Rosso senza tenere minimamente conto della volontà dei residenti, dei costi e dell’inutilità del progetto in quanto gli eventuali benefici al traffico derivanti dall’apertura della strada verrebbero vanificati dalle limitate dimensioni di via dei Pescatori  ed il  voler comunque “mettere mano” su una zona di pregio miracolosamente sfuggita alle speculazioni testimonia quanti e quanto  forti siano gli interessi nel perseguire questo dannoso intento, del tutto incuranti del bene comune”, dichiara Andrea Gasparini, portavoce dei Verdi del municipio XIII.

 

 

“Il vice presidente del XIII, Renzo Pallotta, già parla di altre opere lungo via del Mar Rosso, a ridosso della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, mentre l’apertura della strada viene anche giustificata  con una  improbabile, anche se auspicata, riqualificazione dell’area”, prosegue Gasparini.

 

Il portavoce degli ecologisti non ritiene però che “asfalto e cemento possano in alcun modo essere definiti riqualificazione: perché l’attuale amministrazione non ha provveduto garantirne il decoro?”.

 


Secondo Gasparini, l’apertura comporterà altissimi costi sia in termini economici sia in termini ambientali. Apparterrebbe inoltre ad una “visione  passata di amministrare  il territorio, ad una gestione allegra del denaro pubblico, ad una mancanza di conoscenza del territorio e dall’ignorare perfino i  vantaggi scaturiti dal cambio della segnaletica tra via  Mar dei Coralli e via dei Pescatori, che di fatto  ha notevolmente ridotto ai residenti i disagi legati al traffico”.

 

Gli Ecologisti si dichiarano pronti a sostenere i cittadini nella loro “giusta lotta contro questo ennesimo scempio continuando a richiedere  l’approvazione del Piano di gestione della Riserva a tutela delle risorse archeologiche e naturali per un reale sviluppo del territorio”.