Ostia – Domani i Verdi del municipio XIII saranno nuovamente a piazza Anco Marzio, a Ostia, a partire dalle 18, per raccogliere le firme contro gli spettacoli e lo sfruttamento degli animali, per la chiusura di Green hill, per l’istituzione dell’ufficio diritti degli animali nel Tredicesimo e per gli 8 referendum comunali per una Roma più vivibile.

 

 

La petizione è stata avviata domenica scorsa e proseguirà per tutte le domeniche di luglio con le stesse modalità. Sono già state raccolte un centinaio di firme. I cittadini che hanno aderito hanno così potuto firmare contro la sperimentazione sui cani di Green hill, una “fabbrica della morte” per i beagle che si trova a Montichiari. A questo riguardo sabato 30 giugno più di 3 mila persone da tutta Italia si sono riversate nelle strade del piccolo comune lombardo, sfidando il caldo torrido e l’afa estiva, per puntare i riflettori ancora una volta sul “caso Green Hill” e sulla vivisezione in Italia.

 

 

Gli 8  quesiti referendari proposti  dal comitato Roma si muove, di cui fanno parte anche i Verdi, hanno l'obiettivo di far esprimere i romani su tematiche inerenti l'ambiente: mare libero, in primo luogo, mobilità sostenibile, riduzione dei costi delle amministrazioni e diritti (riconoscimento delle coppie di fatto).  

 

 

Quanto all’istituzione dell’ufficio per i diritti degli animali, lo scorso mese di marzo gli ambientalisti hanno manifestato in municipio per chiedere questo servizio. “Attualmente”, spiegò in quell’occasione Adriana Fornaro, impegnata da tempo su questo problema, “l’”ufficio” si trova presso l' Uoal di via Pietro Rosa, ad Ostia, e consiste in una stanzetta dove un addetto amministrativo, un ex giardiniere, svolge un incarico che si baserebbe principalmente sul volontariato. Abbandono, microchippature, randagismo, sterilizzazioni sono tutti problemi che non vengono e non possono essere risolti in loco per la totale assenza di personale qualificato e la mancanza di una struttura adeguata”.

 

 

“Nell’arco di tre anni sono state evase circa una trentina di segnalazioni, girandole dall' ufficio alle guardie ecozoofile o ai vigili urbani. Il numero è veramente ridicolo rispetto ai casi risolti, ogni giorno, dai volontari che agiscono sul municipio e che si fanno carico, a proprie spese, sostituendosi ancora una volta alle istituzioni”, chiarì Adriana Fornaro. A rendere la situazione ancora più difficile, l’impossibilità di registrare i cani liberi accuditi e le colonie feline”. Nel frattempo, è tutto fermo perché Riccardo Colagreco, delegato agli animali del municipio XIII, rassegnò nel mese di maggio le proprie dimissioni dall’incarico. Motivo? “Impossibilità a lavorare per il ruolo che mi era stato conferito”, spiegò.