Ostia - Il tradizionale libro di carta sta vivendo una fase di “rivincita” e di riscossa in un mondo sempre più dominato dagli strumenti digitali come tablet e smartphone. La conferma, recente, viene dal mondo anglosassone. E’ una notizia positiva, perché i libri (i buoni libri) sono da sempre un baluardo di civiltà, uno strumento di analisi critica dei problemi del presente, un biglietto di viaggio (a poco costo, in genere) verso mondi ricchi di fantasia, avventure e sentimenti. “Ecco perché siamo incoraggiati e decisi, come volontari della Cultura e soci della “Clemente Riva”, a continuare la bella serie delle Feste del libro e della lettura di Ostia”, spiega Gianni Maritati, presidente dell’associazione culturale. La prossima edizione sarà la tredicesima e si svolgerà sabato 7 e domenica 8 febbraio presso il Teatro-Salone della parrocchia di Santa Monica ad Ostia Lido (piazza S.Monica).


Lo slogan scelto per l’occasione è questo: “Al mare di Roma, un mare di libri”. In linea con la nostra tradizione, nel “Mercatino della solidarietà” ce ne saranno davvero di tutti i tipi e per tutti i gusti, e come sempre ad offerta libera: il ricavato andrà in beneficenza, secondo una formula collaudata che aggancia la cultura alla solidarietà stessa. Ci saranno intramontabili classici di ogni tempo e di ogni nazione, coloratissimi testi per bambini e ragazzi, importanti saggi di storia e di religione, titoli indispensabili per l’educazione psicologica, sociale e ambientale. E ancora: cataloghi d’arte, libri fotografici, fumetti, biografie, testi di cucina. E poi i gadget: magliette, penne, cappellini, calendarietti, giocattoli… Ci sarà anche una presenza del negozio “Mamey Senzaglutine” di Ostia Lido che metterà a disposizione, anche questi ad offerta libera e con fini benefici, alcuni prodotti adatti a chi ha problemi di intolleranza alimentare. Ma soprattutto il 7 e l’8 febbraio sarà un’altra bellissima occasione per incontrarsi, scambiarsi opinioni ed esperienze, lanciare proposte per elevare la qualità della nostra vita, per aprirci ai problemi e alle speranze degli altri, per vivere al meglio la dimensione socio-culturale in tutto il Litorale Romano.