Una “bomba ambientale” a Ostia: eternit letale a via Ugolino Conti
Ostia – Sono ormai sei anni che in via Ugolino Conti, una stradina all’angolo con la centralissima via delle Baleniere, nel cuore di Ostia, vi è un’area chiusa e transennata all’interno della quale si trovano dei capannoni con il tetto in eternit. Tanto eternit in pessimo stato di conservazione e dunque estremamente dannoso per la salute.
Le tettoie occupano una superficie di diversi metri quadri, aumentando così il rischio per la pubblica incolumità. L’amianto è rotto, sbriciolato in più punti, addirittura sfondato. E con il trascorrere del tempo, esposto agli agenti atmosferici, la situazione è decisamente peggiorata. I residenti – un centinaio di famiglie i cui appartamenti affacciano sulla zona interdetta al pubblico su disposizione della Asl – sono molto preoccupati. Preoccupati di dover essere costretti a respirare le polveri sottili e cancerogene che si sprigionano dall’area.
E’ una vera e propria “bomba ambientale” che potrebbe esplodere da un momento all’altro, la definiscono i cittadini, che subiscono impotenti il decadimento di quei capanni che un tempo ospitavano delle attività commerciali, tra cui un autolavaggio. Gli esercizi nel frattempo hanno dovuto chiudere. E’ stato apposto il nastro arancione e l’area interdetta.
“Intervenne la Asl di Civitavecchia, che possiede gli strumenti (gli sniffer, cosiddetti) per rilevare l’eventuale pericolosità dell’asbesto presente”, spiega A.M., una residente di via delle Gondole, che si sta battendo con determinazione, denunciando e presentando esposti alla Asl, al dipartimento ambiente del comune di Roma ed alla polizia municipale.
Secondo quanto riferisce A.M., l’azienda sanitaria dispose che il proprietario effettuasse la bonifica entro tre anni. Ma ad oggi non è stato effettuato alcun intervento. La donna però non si è arresa. Ed intanto è andato avanti un lungo iter procedurale che ha visto l’emanazione di determine da parte dei dipartimenti competenti, atti e impegni. “Apparentemente”, spiega A.M., “abbiamo sempre trovato la disponibilità degli enti a risolvere la situazione e a bonificare la zona ma, di fatto, tutto è rimasto immutato”.
Il pericolo è sempre lì, in agguato. Lo scorso 7 giugno è tornata all’attacco presentando un nuovo esposto. Ed ha anche avviato una raccolta di firme. “L’azienda sanitaria RmD, con diverse lettere, ha proposto al comune di Roma una ordinanza in danno alla proprietà per la tutela della salute pubblica in quanto reputa lo stato di conservazione dell’eternit pessimo”, prosegue A.M., che si è rivolta anche alle forze politiche del municipio XIII.
Ad aumentare la sua preoccupazione l’incendio che lunedì sera ha devastato la ex scuola materna Doremi Diverto di via Adolfo Cozza. “E se scoppiasse un rogo qui, dove già siamo costretti a respirare le polveri letali?”, si domanda, allarmata soprattutto per sua figlia, una bimba di dodici mesi. La giovane madre si dichiara “impotente”. “Impotente e disperata”. Per questa ragione lancia un “appello a tutti, non importa il colore politico, per chiedere aiuto. Vi prego, aiutateci”, implora, invitando a “lasciar perdere le lungaggini burocratiche e gli iter, sempre troppo lunghi”. A via Ugolino Conti serve una immediata rimozione dell’eternit.
A fianco dei cittadini si schiera Giulio Notturni, coordinatore romano giovani Cambiare davvero. “Le amministrazioni municipale e comunale possono e devono in casi così drammatici e pericolosi intervenire nel più breve tempo possibile per tutelare il sacrosanto diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della costituzione: mi auguro che facciano il loro dovere altrimenti saremo costretti ad accertare la loro eventuale responsabilità”, dichiara Notturni. “Ai cittadini deve essere immediatamente data una risposta su problemi seri, di cui un esempio è via Ugolino Conti. Una bomba ecologica in pieno centro città”, afferma Gasparini.
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