Ostia – Tre appuntamenti con il Centro di educazione ambientale all’insegna della storia e della natura in occasione del prossimo week-end. Sabato 22 giugno, con appuntamento alle 10.30 alla stazione Piramide (biglietteria trenino Roma-Ostia), visita al piccolo museo sulla via Ostiense, successivamente alla Piramide Cestia. Sempre sabato 22, con appuntamento alle 21 presso la sede di via Martin Pescatore, passeggiata notturna nella pineta di Castelfusano. Domenica 23 giugno, con appuntamento alle 17, visita a Villa Guglielmi a Fiumicino. Per tutte  le visite  è obbligatoria la prenotazione al n. 06 50917817 (lun.-merc.- ven. e sabato ore 9.30-12.30) oppure ai cellulari:  347 8238652  o 327 4564966. Si può anche prenotare via mail sostituendo all'oggetto la parola "prenotazione" ed indicando nome, cognome, un recapito telefonico e la visita prescelta.


La prenotazione sarà valida al ricevimento della nostra conferma.Sabato 22 giugno  lungo la via Ostiense Piramide Cestia e Museo. Appuntamento: ore 10.30 biglietteria Piramide stazione treno Roma-Lido. Costo: 7 euro, comprensivo di ingresso alla Piramide. Proseguendo il nostro percorso conoscitivo della via Ostiense, visiteremo la Piramide Cestia e il piccolo ma interessantissimo museo della Via Ostiense. La presenza di un monumento funebre in forma di piramide a Roma si deve probabilmente al fatto che l'Egitto era divenuto provincia romana alcuni anni prima, nel 30 a.C., e la cultura sontuosa di questa nuova provincia stava venendo di moda anche a Roma. Fu costruita tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Caio Cestio Epulone, un membro dei septemviri epulones; è in calcestruzzo, con cortina di mattoni e copertura di lastre di marmo bianco di Carrara; è alta 36,40 metri con una base quadrata di circa 30 metri di lato e si leva su una piattaforma di cementizio. Nonostante la montagna di calcestruzzo, la piramide fu costruita in soli 330 giorni, forse anche meno.


Infatti Caio Cestio nel testamento dispose espressamente che gli eredi gli innalzassero il sepolcro piramidale entro tale termine, pena la perdita della ricca eredità, come ricorda l'iscrizione scolpita sul fianco orientale del monumento: opus absolutum ex testamento diebus CCCXXX, arbitratu Melae heredis et Pothi liberti. Gli eredi si affrettarono ad eseguire la disposizione testamentaria, tanto che, sembra, completarono la costruzione della piramide con qualche giorno di anticipo. Nel III secolo la piramide di Cestio fu incorporata nelle Mura Aureliane, delle quali venne a costituire un bastione, e l'attuale accesso corrisponde ad una posterula che immetteva su una strada secondaria – il cui basolato è in vista – in direzione dell'emporio sul Tevere. Il Museo contiene magnifiche ricostruzioni di Ostia e di Portus, di grande interesse per comprendere lo sviluppo urbanistico dei due antichi centri del Litorale Romano. Sabato 22 giugno  Castelfusano di notte. La magia e l'incanto del bosco di notte. Appuntamento: ore 21.00 al Cea, via del Martin pescatore 66, Castel Fusano. Costo: 5€ adulti. Si parte dalla sede del Cea.


L’itinerario ci permetterà di esplorare la pineta in attento ascolto dei richiami notturni degli uccelli, condotti da una guida esperta, assaporeremo la magia del bosco di notte. Duemila anni fa la linea di costa era molto arretrata, all’altezza di Ostia Antica circa, e dietro una fascia di dune si trovavano estese lagune oggi prosciugate. Il fiume Tevere ha nel tempo portato grandi quantità di limo e di sabbia, che si sono accumulati in cordoni paralleli al mare, portando alla creazione dell’attuale linea di costa. Infatti, percorrendo un qualsiasi sentiero in direzione perpendicolare alla costa, si possono notare rilievi corrispondenti agli antichi cordoni dunali. La vegetazione è caratterizzata dagli arbusti tipici della macchia mediterranea: lentisco, fillirea, mirto, erica, ginepro, smilax, corbezzolo e leccio, che poi diventa albero mentre il pino domestico è di impianto artificiale. Le ghiandaie e i picchi popolano la pineta, i loro richiami facilmente si possono ascoltare e con un po’ di fortuna e attenzione si possono anche vedere.  Domenica 23 giugno visita al lungocanale del Valadier e Villa Guglielmi. Storia e architettura del centro storico di Fiumicino. Appuntamento: Ore 17.00 ingresso Villa Guglielmi, Fiumicino visita gratuita poiché offerta dalla Città di Fiumicino. Sul finire del 18° secolo, l’abitato di Fiumicino era costituito da poche capanne intorno alla vecchia torre Nicolina o di Pio V, che si ergeva sulla sponda sinistra del canale navigabile. Poco più a valle vi era il casale dei Pamphili (poi Villa Guglielmi), e la decorosa Chiesa del Crocifisso che aveva preso il posto di una più vecchia, situata più a monte, ugualmente dedicata al SS. Crocifisso e trasformata in fornace per i mattoni. Sulla sponda opposta spiccavano due torri di guardia, l’Alessandrina del 1662, e la Clementina del 1774. Tra la chiesa del Crocifisso e la torre Alessandrina, vi era il ponte di barche, apribile per consentire la navigazione fluviale.


Sull'isola, nei pressi del ponte, c'erano due edifici adibiti ad abitazione dell'ingegnere idraulico e degli addetti alla manutenzione delle passonate, con annessi magazzini per i legnami e le attrezzature. Entrambi questi edifici, tuttora esistenti, erano stati interessati da un progetto di ampliamento nel 1710, teso a fornire nuovi spazi per l'ufficio della dogana. Queste modifiche non furono mai attuate e l'edificio doganale fu realizzato più di un secolo dopo, nel 1823, sulla sponda opposta, addossandolo alla torre Alessandrina. I tempi erano maturi ormai affinché si provvedesse per le necessità della popolazione, che sempre più stabilmente abitava e lavorava a Fiumicino. Fu quindi deciso di realizzare una serie di comode case per civile abitazione, e poiché si intese spostare l'abitato sulla sponda destra del canale, stante anche le continue oggettive difficoltà create dal ponte mobile, si decise di porre al centro delle abitazioni una nuova chiesa. Il progetto del nuovo borgo fu immaginato dal Valadier, Architetto delle Fabbriche Camerali, il suo disegno autografo si conserva presso l'Accademia di S. Luca in Roma. Questo disegno fu realizzato quando era già in atto la costruzione del nuovo edificio per la dogana, addossato alla torre Alessandrina, che il Valadier chiama "Gregoriana". I lunghi caseggiati sono interrotti al centro dalla nuova chiesa "con orologio", e terminano con un edificio gemello di quello doganale, ad uso della "sanità". Alle spalle delle case si immagina un lungo viale alberato, con ampi giardini all'italiana, il fronte verso il canale è riservato alle attività portuali, mentre tra gli edifici camerali e quelli civili, sono previsti degli archi di passaggio, sovrastati dallo stemma del regnante sovrano. La successiva realizzazione, completata tra il 1823 ed il 1827, per interessamento del Tesoriere della Reverenda Camera Apostolica, Monsignor Belisario Cristaldi, subirà alcune modifiche, principalmente riguardanti la chiesa e le abitazioni che furono costruite più in dietro e non in linea con la dogana e la casa per la sanità. Il viale alberato non fu realizzato, al suo posto, per l'utilità di quanti vi abitavano, si tenevano gli orti, mentre il fronte del canale divenne anche la strada principale del nuovo borgo, sorto così tra la torre Alessandrina ormai in disuso e la maestosa torre Clementina. La chiesa dedicata a S. Maria Porto della Salute, in origine era priva di campanile e si trovava isolata tra gli altri edifici. Il 10 dicembre 1828, sotto Papa Leone XII°, il Card. Bartolomeo Pacca la consacrò solennemente, il primo cappellano fu nominato Don Luigi Giannelli.


Successivamente nel 1857, il Cardinal Mattei fece realizzare la canonica, chiudendo una delle due vie di comunicazione tra i fronti e collegando la chiesa con l'attiguo palazzo. Una bella stampa, pubblicata nel 1859 su "L'Album di Roma", ci mostra ancora il borgo nel suo aspetto originale, il campanile non era ancora stato costruito ed al margine destro della stampa oltre l'edificio della dogana, si distingue lo spigolo della torre Alessandrina. Villa Guglielmi è una villa di campagna fatta erigere nel 1765 dal Cardinale Ruffo. Nell'Ottocento vi soggiornarono il papa Gregorio XVI ed il musicista Claude Debussy. Nel 1884 vi trovarono provvisoriamente alloggio i primi braccianti romagnoli giunti per bonificare e colonizzare il territorio del Litorale. La villa è circondata da un parco di 10 ettari, ed è vicina alla chiesa del Crocifisso edificata tra il 1780 ed il 1787 dal Card. Ruffo. Visita offerta dalla città di Fiumicino   Cea Riserva Litorale Romano, via del Martin pescatore 66 -  00124 Roma Castelfusano. Apertura ufficio: lunedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 9.30-12.30  06 50917817. Cell. 347 8238652  e  3274564966.