Ostia – “Libertà di stampa e “municipio di cristallo”. La libertà di stampa è una delle garanzie che ogni Stato di diritto, assieme agli organi di informazione, dovrebbe garantire ai cittadini. In Italia la libertà di stampa è sancita dall’articolo 21 della Costituzione”, così esordisce Tonino Ricci, capogruppo di Italia dei valori del municipio XIII, commentando la decisione del minisindaco Giacomo Vizzani di non consentire l’ingresso nel Palazzo del governatorato ad un noto giornalista di Ostia. A meno di non avere un apposito lasciapassare rilasciato dall’ufficio stampa del municipio.

 

 

Il provvedimento sembra che sarà esteso a tutti i giornalisti del territorio che vogliano assistere ai lavori dell’esecutivo o incontrare gli amministratori.

 

 “Ritengo fortemente lesivo della Carta costituzionale la disposizione data dal presidente del municipio XIII, in data odierna, ai dipendenti del servizio di anticamera di non far accedere il giornalista Giulio Mancini, stimato e serio professionista, che da decenni racconta senza se e senza ma la vita del nostro territorio, attraverso le colonne di uno dei giornali più importanti della Capitale e d’Italia, se non previa lasciapassare”, prosegue il consigliere dipietrista.

 

“Impedire  ad un giornalista di poter scrivere in modo autonomo  della vita politica locale è per me un atto anticostituzionale:  dov’è finito il “municipio di cristallo” decantato dal presidente Vizzani nei giorni seguenti alla sua elezione?”, domanda ancora Ricci.

 

"Esprimiamo la nostra solidarietà al giornalista Giulio Mancini per il negato accesso in municipio disposto dal presidente Vizzani, decisione che viola palesemente il diritto di informazione costituzionalmente garantito", afferma Paolo Surini, portavoce IdV del XIII municipio.

 

 

“Si tratta di un gesto inqualificabile e da condannare con fermezza. Probabilmente qualcuno, con questa azione, mira a delegittimare l’attività giornalistica del professionista, che invitiamo a proseguire con lo stesso spirito e professionalità che lo contraddistinguono” conclude Tonino Ricci. Giulio Mancini, da parte sua, si è dichiarato “sereno”.

 

 

Sulla questione è intervenuto anche Giulio Notturni, resposabile romano giovani Cambiare davvero. "Negare l'accesso al municipio ad un cittadino sarebbe un errore gravissimo da parte di chi amministra il territorio in nome di "tutti". Se aggiungiamo l'aggravante che quel cittadino è anche un rispettato e stimato giornalista del nostro territorio allora l'errore da gravissimo diventa addirittura intollerabile. Negare”, spiega Notturni, “ad un giornalista di poter svolgere la propria attività di "informatore" nell'interesse della collettività è davvero un atto degno del peggior regime assolutista. Spero che quello del presidente Vizzani sia solo uno sfogo e che ritiri qualsiasi misura lesiva del diritto all'informazione e della libert personale".

 

“Questa mattina”, aggiunge Tonino Ricci, “nella conferenza dei capigruppo ho proposto, allo scopo di dare la massima trasparenza all’azione svolta dall’attuale  maggioranza in questi anni, che il presidente venga a riferire all’aula su alcuni atti adottati. Nello specifico mi riferisco al bando sulle spiagge libere, al bando sui Punti verdi ristoro, al bando sui parcheggi, all’affidamento temporaneo di alcuni arenili, sull’Anagrafe patrimoniale delle elette e degli eletti.   Credo che”, finisce, “in un periodo storico in cui c’è sempre più disamore e sfiducia nei confronti della politica e dei politici portare a conoscenza i consiglieri, i cittadini e le associazioni del territorio sull’iter degli atti prima menzionati sia un atto dovuto”.