Ostia, volantini sexy davanti alle scuole: “Giù le mani dai nostri ragazzi”
Ostia – Non si sono fatte attendere le reazioni indignate dei comitati e delle istituzioni di Ostia all’indomani del massiccio ‘volantinaggio sexy’ davanti al liceo scientifico Enriques. Una ‘heavy rotation’ continuata anche oggi davanti ad altri istituti. Per pubblicizzare infatti una festa presso un locale gli organizzatori non avevano esitato ad incollare poster e a distribuire numerosi fogli che ritraevano una ragazza in abiti succinti da ‘mamma natale’. A denunciare l’accaduto era stato un cittadino che si era rivolto all’associazione ‘La Ciurma’, che a sua volta aveva informato la polizia locale del X gruppo Mare. Ed oggi i commenti. “Si stanno sfruttando le persone più fragili e c'è chi specula sui ragazzi per i propri interessi: non passiamoci sopra con disinvoltura”, è l'autorevole voce di don Franco De Donno, viceparroco della chiesa/Prefettura Diocesana di Santa Monica e responsabile della Caritas locale. Sono infatti stati distribuiti altri volantini e cartelli con un esplicito richiamo "sessuale" di fronte alle scuole. Ed oggi che si celebra la ‘Giornata mondiale dei diritti dei minori’ le dichiarazioni di educatori e veri ‘land mark’ del territorio sono ancora più preziose. Youssef Almoghazy, responsabile del Centro islamico servi di Dio: "E'un'offesa verso le donne e gli uomini usare il corpo femminile. Nella nostra cultura il suo corpo è sacro tanto che teniamo a proteggere anche i suoi capelli. La donna riveste un'importanza fondamentale per l'educazione e per la nostra società: non è giusto abusarne nelle pubblicità".
I volantini sono arrivati infatti non soltanto davanti all’Itc Paolo Toscanelli, frequentato da ragazzi tra i 14 e i 18 anni, ma anche in prossimità dell’adiacente scuola elementare. I genitori hanno segnalato di aver "attraversato un tappeto di squallidi manifesti". Ma Ostia non ci sta ad essere aggredita da questa "sporcizia materiale e morale". Stefania Galimberti, mamma e donna impegnata in prima persona nell’associazione "Punto D” afferma: "Sono manifesti fortemente lesivi della dignità delle donne. Durante la nostra assemblea al Teatro del Lido abbiamo ascoltato insegnanti, ragazzi e cittadini ed è stata messa in evidenza l’importanza di combattere questo genere di messaggi che possono alimentare la percezione del corpo femminile come un oggetto asservito alla fantasia maschile e contribuire ad ingenerare la violenza”. Interviene sull’argomento la presidente del comitato di quartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina, Alessadra Perlusz: “La scuola pubblica deve essere tenuta lontana dalla pubblicità commerciale di ogni tipo, dalla propaganda politica e tanto più da questi ultimi manifesti di bassissimo livello. Il mio quartiere così ricco di scuole sia tutelato”. Da segnalare la forte presa di posizione della regista Antonia Di Francesco: "Da quasi trent’anni collaboriamo con le scuole del territorio, come molti registi e artisti, attraverso il teatro e l'arte contribuiamo insieme alle famiglie e ai docenti all'educazione dei bambini e dei ragazzi. Se è vero che nel nostro Paese c’è libertà di espressione, è altresì vero che esiste una regolamentazione che impedisce l’attacchinaggio diseducativo”.
E anche Corrado Croce, direttore artistico del Teatro stabile di Ostia antica: "Non solo i media locali ma tutti gli organi dell’informazione dovrebbero contrastare il dilagare di volgarità, violenza e pornografia. Tv, cinema, giornali, riviste e quant'altro inneggi al danaro e al sesso”. Visto anche l’approssimarsi del prossimo 25 novembre, ‘Giornata internazionale contro la violenza di genere’, questa la risposta dell'assessore Antonio Caliendo: “Ho chiesto alla polizia locale di accogliere la richiesta presentata dalla società civile e di applicare una pesante sanzione”.
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