Ostia, “waterfront: idea organica di sviluppo, non un’asta al miglior offerente”
Ostia- Il waterfront? Un’idea organica di sviluppo, non un’asta al miglior offerente. E’ questo l’obiettivo, e la proposta, da cui partire per realizzare il rilancio economico, sociale e turistico di Ostia. Ed è su questa base che ieri mattina si è svolto il tavolo aperto voluto da Stefano Salvemme, vice presidente del consiglio del XIII municipio di Roma Capitale, alla presenza del vice-capogruppo Pd, Antonio Caliendo.
Al primo incontro, che si è tenuto nell’aula consiliare Massimo Di Somma, hanno partecipato, numerosi, le forze politiche di tutti gli schieramenti, i comitati di quartiere, le associazioni, gli imprenditori e i professionisti del Lido interessati alla riqualificazione del lungomare di Ostia. Il progetto originario della giunta Alemanno prevedeva la costruzione di night club, mega-discoteche, locali notturni e negozi, piste da bowling per un totale di circa un milione di metri cubo di cemento. Un progetto che il parlamentino lidense ha bocciato il 22 giugno scorso approvando l’odg del consigliere Salvemme che apre invece ad una “condivisione” ed alla partecipazione della cittadinanza.
“Questo incontro nasce dall’approvazione bipartisan di un documento”, ha spiegato Salvemme, “che impegna il presidente Giacomo Vizzani a chiedere al sindaco Giacomo Alemanno, all’assessore all’urbanistica Marco Corsini e alla giunta capitolina, di non licenziare o autorizzare alcun progetto sul waterfront di Ostia se non dopo un percorso politico di costruzione dell’iniziativa. Un percorso”, precisa ancora il vicepresidente, “condiviso con gli organi politici del municipio, con i rappresentanti locali e i cittadini che abitano nelle aree interessate dal progetto”.
Dagli interventi dei presenti, ha poi aggiunto Salvemme, emergerebbe “l’esigenza che il waterfront debba nascere da un’idea organica e organizzata sotto l’aspetto politico, sociale, urbanistico, architettonico e di sviluppo economico dell’affaccio di Roma sul mare, e non da un’asta al miglior offerente dei terreni disponibili sul lungomare”.
Tra i presenti, Andrea Schiavone, presidente di Lab.Ur. (laboratorio urbanistico municipio XIII), che si è soffermato sull’Idroscalo. Schiavone ha ricordato che nell’ambito dell’Expo Italia real estate, svoltasi lo scorso mese di giugno alla Nuova Fiera di Milano, si è venuti a conoscenza che l’Idroscalo non è più compreso nel progetto di riqualificazione di Ostia. “Questo significa”, ha spiegato il presidente di Lab.ur., “che non sarà inserito nei bandi di gara internazionale del waterfront, che saranno indetti dal Comune di Roma entro il 2012”.
Il secondo incontro del tavolo partecipato si terrà lunedì 16 luglio, alle ore 18, presso lo stabilimento balneare Venezia, lungomare Amerigo Vespucci, Ostia.