Ostia, Wwf: “Festival ‘Soy latino’: quali benefici per la riserva naturale del litorale romano?”
Ostia - Dal mese di maggio a Ostia, in un'area confinante con Cineland, all'interno della Riserva naturale statale del Litorale romano sono state allestite le strutture di “Soy Latino”, prima edizione del festival di musiche sudamericane e caraibiche. La manifestazione aperta al pubblico durerà per tre mesi, fino a domenica 8 settembre. L’evento, con i suoi numerosi stand e le piste da ballo, occupa circa un ettaro di territorio della Riserva, area protetta istituita con decreto ministeriale nel 1996. La zona, vincolata dal decreto istitutivo come ‘area di tipo 2’, area agricola, è inoltre protetta da vincolo paesaggistico ai sensi della Legge 1497/1939 ed è zona archeologica protetta dal vincolo della L. 431/1985.
“Chiediamo all’assessore all’ambiente di Roma Capitale, Estella Marino, un incontro urgente”, interviene Vanessa Ranieri, presidente del Wwf Lazio, “affinché vengano avviate da subito corrette politiche di gestione dell’area protetta anche rivedendo le ubicazioni e le relative autorizzazioni. E' evidente che l'area protetta, intesa come tale, sia la meno indicata per ospitare belle ma impattanti manifestazioni che non potranno non avere effetti significativi su quella preziosa porzione di territorio tutelato. Si pensi solo alla produzione di rifiuti anche speciali, all’uso (anche se temporaneo) di terreno agricolo, all’afflusso di utenti che soprattutto in alcune serate di maggior richiamo potrebbe essere molto consistente. Ci chiediamo quale vantaggio comporti per l'area protetta localizzare al proprio interno questo tipo di manifestazioni”, spiega l’esponente ambientalista. “Crediamo che non rechino nessun beneficio all’area protetta”, aggiunge Maria Gabriella Villani, presidente del Wwf Litorale Romano: “riteniamo invece che sarebbe utile e opportuno ricercare una diversa localizzazione preferibilmente al di fuori dell’area protetta, o prevedendo un congruo onere concessorio da destinare alla conservazione della Riserva o per il ripristino di un’altra area degradata”.
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