Ostia – Sull’ipotesi di un progetto di realizzazione di campi e piste da sci a Ostia, benché smentito domenica scorsa dalle amministrazioni municipale e capitolina, torna il Wwf per il Lazio. E la condanna è ferma.

 

 

“Frane, allagamenti e distruzione delle coste sono il conto che oggi stiamo pagando per colpa di chi, nei decenni passati, ha amministrato pensando e realizzando infrastrutture al di fuori di ogni pianificazione territoriale e del tutto estranee alle necessità e alle vocazioni sociali e culturali  i luoghi e intere comunità”, attacca l’associazione ambientalista.

 

 

“Siamo profondamente indignati per l’approvazione in bilancio da parte del consiglio di Roma Capitale della realizzazione di una pista da sci all’interno della Riserva naturale statale del litorale romano, finanziata con un milione e mezzo di euro”, prosegue la nota.

 

"Soprattutto in un momento di nuova crisi economica che imporrebbe un maggiore rigore nelle scelte di governo del territorio – dichiara Maria Gabriella Villani Presidente del Wwf Litorale Romano -  il Comune di Roma pensa di realizzare ad  Ostia un impianto sciistico in un’area che la legge destina alla tutela ambientale. Invece di provvedere ad investire nel patrimonio culturale, ambientale, archeologico, e storico della Riserva naturale statale del litorale romano si pensa a cementificare ancora di più il litorale e ad inseguire progetti del tutto incoerenti con la vocazione di questa porzione del territorio romano”.

 

“Ci sarebbe tanto da investire su questi aspetti, se veramente si ha a cuore il benessere dei residenti in termini di qualità della vita e di occupazione sostenibile. È del tutto evidente che le sorti del Litorale romano non sono meritorie di attenzione per questa amministrazione”.

 

“La distruzione di un'altra area della Riserva è inaccettabile”, dichiara Vanessa Ranieri presidente del Wwf Lazio - Per questo la nostra associazione si opporrà con tutti i mezzi disponibili allo scempio di territorio, di energia e di denaro”.

 

“Risulta peraltro incomprensibile realizzare una simile opera devastante in un territorio dove la temperatura annuale non ricorda più da diverso tempo nemmeno il clima autunnale. Interesseremo la Procura della Repubblica e della Corte dei Conti auspicando che il ministero dell'ambiente, garante della tutela dell'area protetta, si attivi immediatamente affinché venga scongiurato tale pericolo”.

 

Queste le dichiarazioni del Wwf. Va però precisato che l’amministrazione di via Claudio, attraverso il presidente Giacomo Vizzani e l’assessore alle politiche sociali, hanno precisato che il progetto, in project financing, e dunque con finanziamenti privati, prevede la realizzazione di campi da minigolf nell’area di via Mar dei Coralli, a levante.

 

Perché continuare a parlare di piste da sci e impianti invernali? L’”equivoco” nascerebbe dal fatto che il progetto approvato la scorsa settimana, dopo mesi di ritardo, dall’assemblea capitolina porterebbe il vecchio nome.