Ostia - Spiagge ancora nella bufera, continuano le revoche delle concessioni di stabilimenti balneari e chioschi di spiagge libere.  Dopo le Dune, il Tibidabo e l'Oasi, questa volta è il Cral capitolino del lungomare Caio Duilio, denominato "Mami" a finire nel mirino dell'Ufficio tecnico del Municipio.

La revoca allo stabilimento che accoglie i dipendenti comunali è stata firmata il 16 ottobre scorso da Aldo Papalini, allora dirigente dell'ufficio Demanio Marittimo, che ad oggi è stato rimosso dall'incarico, ma che continua a ricoprire la carica di dirigente dell'Ufficio tecnico.  

Il XIII Municipio ha deciso di revocare la concessione demaniale al Cral in quanto il concessionario avrebbe omesso, stando all'articolo 45 bis del regio decreto del 1942, i nomi delle imprese che si occupavano dei servizi all'interno dello stabilimento.

Situazione paradossale se si pensa che il Municipio, con questa revoca, ha dato dell'"abusivo" al Comune di Roma che è concessionario dell' l'impresa.

Nonostante la revoca della concessione la struttura non può rimanere incustodita, quindi la gestione dell'impianto  è stata affidata alle aziende che gestiscono i servizi dello stabilimento per il quale è stata revocata la concessione: un ulteriore paradosso.

Nel frattempo l'inchiesta va avanti, condotta dal pm Mario Palazzi, ed il Comune di Roma sta prendendo in considerazione l'idea di un ricorso al Tar contro un suo municipio.