Ostia - Come ogni anno si conclude questo percorso con l'assegnazione da parte dell'Associazione La Ciurma, nello specifico della Missione sociale di Ostia Lido, del Premio ciurma che va a riconoscere i particolari meriti nell'ambito socio-pedagogico ed educativo di una persona del territorio che si è particolarmente distinta e che con la sua opera e il suo lavoro, servizio, volontariato, rappresenta un "messaggio" ed un "esempio" per questo settore.

 

 

Negli anni scorsi il Premio Ciurma è stato attribuito a Cristina Franceschi (operatrice socio pedagogica- 2009), a Valentina Rizzi (operatrice in teatro terapia - 2010), Emanuela Dessì (educatrice professionale-2011).

 

 

Quest'anno viene invece assegnato a Giovanni Zannola, altro operatore socio pedagogico, nello specifico assistente educativo, e soprattutto persona impegnatissima sul territorio fin da bambino.

 

E' da sottolineare l'utilizzo dello strumento sportivo, nello specifico il calcio e il calcetto, da parte di Giovanni per puntare sull'integrazione della diversità nella nostra città. Dal torneo Pacis Cup (Progetto Pacis 2010 Un Ponte Tra I Cuori - Provincia di Roma/Ciurma) ai tornei di calcio per la disabilità, Giovanni Zannola ha saputo portare un messaggio forte di uguaglianza nelle diversità, di impegno civile e sociale, di coscienza pedagogica che non accetta le separazioni tra persone né quelle tra le professioni della pedagogica quali quelle tra insegnanti, allenatori, docenti, educatori.

 

 

Un altro Ponte tra i cuori. Si rimane nell'ambito educativo e si lancia un forte messaggio di presenza attiva nella città, di apertura alle realtà differenti e alla diversità alla ricerca di un altro modo di concepire la Società poiché, come suggerisce Giovanni nel suo ultimo movimento culturale Un'altra umanità è possibile. La scelta di Zannola è ancora più importante se si considera l'attenzione della nostra società locale, dei media e dei politici di ogni schieramento alla situazione degli assistenti educativi scolastici e agli operatori, ai progetti del piano regolatore sociale, all'ipotesi di creare un censimento pubblico dei professionisti attraverso un registro pedagogico territoriale.

 

 

Ci aspettiamo che Giovanni Zannola segua i percorsi che ha contribuito a intraprendere con tanti altri professionisti e volontari affinché entri nella struttura pubblica e civile un lavoro e un impegno ancora troppo spesso discontinuo e che non ha possibilità di accreditarsi in maniera diretta come libera professione al servizio delle famiglie e delle persone.