L’assessore Andrea Tobia Zevi è intervenuto nella Commissione Speciale Litorale indetta dal presidente Raffaele Biondo a Ostia.

L'assessore Tobia Zevi alla Commissione Speciale LitoraleRoma prova a riportare la legalità sulle spiagge di Ostia. Su questa linea si stende l’intervento dell’Assessore al Patrimonio di Roma Capitale Andrea Tobia Zevi, intervenuto nella giornata di mercoledì presso l’Aula “Massimo di Somma” per una Commissione Speciale Litorale del X Municipio. Un momento, per politica e associazioni lidensi, volto a far capire come funzioneranno i nuovi bandi per le concessioni balneari e soprattutto comprendere cosa aspettarci per l’imminente Estate 2025.

L’assessore Zevi parla del bando delle concessioni balneari a Ostia

Come spiega l’assessore Zevi, l’idea portante di questo progetto costiero è dietro al disegno di trasformare Ostia nel “Mare di Roma”. Un percorso che per il Comune è iniziato a ottobre 2023, raccogliendo adesso l’esito dei primi dodici mesi di lavoro. Dopo aver raggiunto diversi obiettivi strategici nel 2024, tra cui la pulizia dei varchi e la possibilità di deliberare nuovi bandi, ora arriva la possibilità di mettere al bando le nuove concessioni.

Il Comune di Roma ha messo al bando 58 concessioni solo nelle ultime settimane tra stabilimenti, chioschi o servizi, cui vanno aggiunti i due dell’anno precedente. Un meccanismo che punta al rinnovamento della costa lidense, in un iter amministrativo che però si muove adesso sul filo di lana e che soprattutto è chiamato ad agire in tempi strettissimi.

I pericoli per la stagione estiva 2025

Se il “bando 1+1+1” e le royalties hanno alimentato una polemica tra imprenditori balneari e politica romana, anche il Comune di Roma ha dovuto ammettere come la situazione non sia semplice. Nella commissione presieduta dal presidente Raffaele Biondo, non è secondario il disagio di qualche cittadino all’affitto della cabina e l’ombrellone presso qualche stabilimento in vista della prossima estate.

Sulla vicenda l’assessore Zevi tranquillizza i cittadini lidensi o che dai vari quartieri di Roma vengono a passare le giornate di mare a Ostia. Evidenzia come su Roma si stia portando avanti un grande cambiamento, che però potrebbe comportare dei disagi per i cittadini dai prossimi mesi e per chi voleva passare le proprie giornate estive in uno stabilimento balneare.

L’attacco dell’opposizione al Comune e nel X Municipio: “Che cosa succede a Ostia se i bandi vanno deserti?”

Come uditori della Commissione Speciale Litorale, tra le sedie del pubblico, diversi imprenditori che hanno partecipato al bando per i chioschi delle spiagge libere. Sono interessati a capire come sarà delineato il loro futuro, soprattutto speranzosi di non incorrere un brutte sorprese come già accaduto più volte a Ostia.

Il progetto “Mare di Roma” vuole smuovere una situazione stagnante dal 2017, che non ha convinto l’opposizione, una parte della maggioranza lidense e comunale, ma anche le associazioni ambientaliste locali. I bandi sono vincolati al PUA bloccato del 2008, senza che la Regione Lazio abbia ancora aggiornato il Piano per l’Utilizzazione degli Arenili.

Una condizione che catapulta, anche vedendo gli ultimi anni, a delle considerazioni tutt’altro che ottimistiche i rappresentanti politici. Come evidenziato dalla consigliera comunale Mariacristina Masi e il consigliere Pietro Malara di Fratelli d’Italia: “Cosa succede se i bandi per le concessioni balneari vanno deserti?”. Una risposta potrebbe essere il blocco di altre strutture balneari anche per il 2025, in un disegno che invece dovrebbe spingere, secondo il partito di Giorgia Meloni, il Comune a rilanciare Ostia verso una concorrenza coi Comuni balneari limitrofi.