La società ha comunicato che il 1° gennaio 2025 restituirà le chiavi dell’impianto comunale Anco Marzio. “La nostra impressione è che la dirigenza abbia sottovalutato le notevoli criticità insite nel contratto di concessione. Faremo del nostro meglio per garantire il pieno rispetto delle regole e la tutela di 400 famiglie che aspettano di conoscere il destino dei loro figli”

Ostia (Rm) - Con una lettera ufficiale, l’associazione sportiva Ostiamare ha comunicato che il 1° gennaio 2025 restituirà le chiavi dell’impianto comunale Anco Marzio di Ostia. Roma Capitale e il Municipio X sono al lavoro per dare continuità alla scuola calcio fino al termine della stagione sportiva.

Mario Falconi: “Restituire le chiavi dell’Anco Marzio, gesto sconsiderato”

“Nella giornata di oggi ho appreso la volontà, da parte dell’associazione sportiva, di riconsegnare le chiavi dell’impianto sportivo. Un gesto che ritengo sconsiderato e noncurante della tutela del diritto dei più piccoli di praticare attività sportiva. L’Ostiamare è per tutta la nostra comunità un presidio sociale fondamentale nonché un’istituzione sportiva del territorio” commenta il presidente del X Municipio Mario Falconi.

 “Al lavoro per trovare una soluzione attraverso una società pubblica”

“Stiamo lavorando a stretto contatto con l’assessore Onorato e con il Dipartimento Sport di Roma Capitale per individuare una soluzione attraverso una società pubblica, che possa tutelare le famiglie e rispettare gli impegni presi, soprattutto in un momento così delicato come il Santo Natale. Faremo in modo - spiega il minisindaco - che il settore pubblico intervenga dove quello privato ha evidentemente fallito”.

“Pronti a tutelare le 400 famiglie che aspettano di conoscere il destino dei loro bambini”

“La tutela del territorio, la legalità e il rispetto degli impegni sono per me valori fondamentali e non è tollerabile che si consenta alcuna deroga alla legge o ai regolamenti sugli abusi edilizi accertati nell’impianto di via Amenduni. È nostra impressione che l’attuale dirigenza abbia sottovalutato, consapevolmente o inconsapevolmente, del tutto o in parte, le notevoli criticità insite nel contratto di concessione. Faremo del nostro meglio per garantire il pieno rispetto delle regole e la tutela di 400 famiglie che aspettano di conoscere il destino dei loro bambini” conclude il presidente Falconi.