Padova - "I bambini non sono bestie, non sono criminali‚ liberate Leonardo" è il grido disperato della mamma del piccolo di 10 anni letteralmente trascinato e strattonato ieri da alcuni agenti in borghese e dagli assistenti sociali nella scuola di Cittadella a Padova.


Il drammatico provvedimento è stato adottato in base a un decreto della Corte d'appello di Venezia che prevedeva «l'allontanamento del minore dall'ambiente materno e il suo affido in via esclusiva al padre».


Il piccolo era appena entrato a scuola quando un gruppo di agenti lo ha preso con forza per le braccia e per le gambe trascinandolo fino alla macchina. Leonardo si è divincolato, è caduto a terra, si è disperato e gridando ha chiesto aiuto ai familiari presenti che oltretutto hanno ripreso con un telefonino l'intero episodio, mandato in onda ieri durante la trasmissione "Chi la visto?" su Rai Tre.

Link videohttp://youtu.be/28i2W-5v6p8


Immediata la risposta della Questura: "l'intervento ha comportato notevoli difficoltà per la reazione del bambino e l'opposizione energica di alcuni familiari della madre che cercavano di impedire al padre di condurre il minore alla comunità individuata. Si rendeva, pertanto, necessaria l'azione di supporto dei poliziotti intervenuti come previsto dalla citata ordinanza. L'autorità giudiziaria è stata informata dei fatti accaduti".  Nel video, ha poi aggiunto la Questura, non si vede che "una delle due persone che porta via il bambino è suo padre". 
 

Tante ed immediate le reazioni da parte di politici e associazioni che sono rimasti inorriditi dalle scene riportate dalla trasmissione televisiva "Chi la visto?" di ieri sera


Renato Schifani ha chiesto chiarimenti al Capo della Polizia Manganelli sull'episodio di Padova. "Le immagini proiettate ieri sera a "Chi l'ha visto?" hanno creato indignazione e sgomento in tutti noi italiani. Comportamenti come quello al quale abbiamo assistito meritano chiarimenti ed eventuali provvedimenti".


"I metodi usati sono stati coercitivi, la violenza, quella violenza che la nostra associazione combatte da sempre, in questo caso é ancora di più intollerante ed inaccettabile. Stiamo parlando di un bambino di 10 anni che viene strattonato e trascinato via, che si dimena, piange e grida, di fronte alla insensibilità dei suoi “carcerieri”… Presente il padre, quella figura familiare che dovrebbe rasserenarlo ma che invece non gli da quella sicurezza di cui avrebbe bisogno! Ci indigna ancora di più vedere in rete filmati di arresti eccellenti (vedi Fiorito Regione Lazio) che viene arrestato con tanto di Suv ad attenderlo e con tutti gli onori e le precauzioni del caso! Dovrebbe essere tenuto a mente da tutti che i bambini vanno ascoltati, i bambini hanno dei diritti, non calpestiamoli per sciocche regole burocratiche! Dove sono questi diritti che la nostra società tanto declama? Il video mandato ieri in onda dalla Sciarelli a “Chi l’ha Visto” é un pugno nello stomaco, guardandolo l’aria inizia a mancare e il respiro si fa affannoso. L’appello della nostra Associazione é rivolto a tutti, comuni cittadini, Enti locali, alle Commissioni della Sicurezza del nostro Parlamento, Intervengano immediatamente e prendano seri provvedimenti nei confronti di quelle figure istituzionali, assistenti sociali, e poliziotti ai quali dovremmo affidarci per essere tutelati, che hanno utilizzato metodi criminali. Quel bambino non é un boss, non é un delinquente, e’ un bambino che subirà un trauma indelebile per sempre…… Chiediamo con la massima urgenza di riunire le commissioni per l’infanzia e di studiare una modifica ai provvedimenti di allontanamento minorile, emanati dai Tribunali per i Minorenni Italiani ." Lo dichiara in una nota l'Associazione Donne per La Sicurezza Onlus.