Ostia - Armati di mazze e coltelli chiedono il ‘pizzo’ al proprietario di un minimarket, minacciando di distruggere il locale in caso di mancata consegna del denaro: i carabinieri arrestano tre romani, due di 53 ed uno di 51 anni, tutti pregiudicati, per tentata estorsione.

I FATTI – La sera del 26 marzo scorso i tre malviventi si erano presentati presso un minimarket di Nuova Ostia, gestito da un cittadino marocchino e da sua moglie, impugnando mazze e coltelli. I tre avevano minacciato il titolare ma la vittima aveva reagito riuscendo a metterli in fuga ed avvisando subito i carabinieri, intervenuti per i primi accertamenti. Ciononostante il giorno successivo uno dei malviventi si era nuovamente presentato presso il negozio non solo per ribadire la richiesta di soldi al titolare ma, dopo averlo nuovamente minacciato, preoccupato per l’intervento dei carabinieri della sera prima, gli aveva intimato di ritirare ogni eventuale denuncia sporta. Anche in questa occasione il commerciante aveva allontanato il malvivente, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine: una volante del commissariato Lido di Ostia, giunta sul luogo, aveva identificato l’uomo.

LE INDAGINI - I militari dell’Arma avevano intanto avviato le indagini, formando un collage dei vari “pezzi” via via emersi: le immagini estrapolate dal sistema di sorveglianza del negozio, l’attività info-operativa volta a raccogliere elementi in relazione all’episodio, tra cui la sottoposizione di un fascicolo fotografico alle vittime con l’identificazione da parte loro, hanno consentito l’individuazione dei rei.

I TABULATI TELEFONICI – Alla fine ogni dubbio sulla loro presenza nel giorno e sul luogo del reato, ogni incertezza sulla loro responsabilità è stata fugata grazie all’analisi dei tabulati dei telefonini in loro possesso, che li hanno inequivocabilmente messi in relazione con il luogo, il giorno e l’ora del reato.

IL TRIBUNALE – A conclusione delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il gip ha ritenuto “suffragati gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre, spiccando nei loro confronti un ordine di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari”. Questa mattina è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno rintracciato due dei colpevoli presso le loro abitazioni. Un altro, che si era ferito proprio lunedì scorso tentando di sottrarsi ad una perquisizione domiciliare per la ricerca di stupefacenti dei militari calandosi da un balcone e procurandosi la frattura scomposta della caviglia sinistra, era ancora ricoverato presso l’ospedale Grassi. I tre sono stati tratti in arresto e sottoposti, quindi, agli arresti domiciliari.