Ostia - “In merito a un articolo di stampa pubblicato oggi riguardo l'edificio situato in via dell'Idroscalo, Municipio X, si precisa che non c'è nessuna anomalia da parte del Dipartimento Urbanistica e degli uffici sulla tempistica”. Così in una nota l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale.

“Si sottolinea che si tratta di un'area sequestrata dall'Amministrazione Giudiziaria che ha comportato il sequestro anche della relativa documentazione allegata che definisce quindi una gestione più complessa rispetto a una semplice pratica ordinaria. E' stato quindi possibile esaminare la documentazione, presente solo presso gli Uffici del Porto Turistico di Roma, il 15 settembre 2017. Nella stessa data – continua la nota - da parte dell'Amministratore Giudiziario viene richiesta una riunione del gruppo di lavoro - già costituito dal 7 luglio 2017 - per procedere alla risoluzione delle problematiche che derivano anche dall'anomalia dello strumento urbanistico generale ratificato nel 2000 con un cambio di titolarità risalente al 2008 e sprovvisto di convenzione. Riunione già convocata per il prossimo 2 ottobre 2017 in cui è previsto il superamento delle problematiche riscontrate attraverso l'esame della documentazione con relativo cambio di destinazione d'uso”.

“Il Pd ci accusa di non interessarci alla legalità. Pensino piuttosto a Tassone, l’ex Presidente del X Municipio del loro partito. Come tutti sanno Tassone ha fatto commissariare il Municipio ed è stato condannato in primo grado nel processo Mafia Capitale. Interessante vedere come l'opposizione cerchi appiglio sul nulla pur di attaccarci, sempre e solo a favore di giornali e non a tutela dei cittadini. Per fortuna possiamo spiegarlo noi ai cittadini come stanno davvero le cose. Sento di poter rasserenare l'opposizione, come una parte della stampa che evidentemente è in piena campagna elettorale, che sulla palestra sequestrata non c'è nessuna anomalia. I tempi sono scanditi solo dalla complessità di visionare la relativa documentazione anch'essa ovviamente sequestrata e presente solo presso gli Uffici del Porto Turistico di Roma. Il prossimo 2 ottobre è già prevista una riunione con i diversi soggetti interessati per il superamento delle problematiche e per giungere così al relativo cambio di destinazione d'uso. Siamo abituati da tempo alle bugie del Pd che stavolta mente anche a sé stesso e crede di poter raccogliere consensi nel X Municipio. Non vi affannate, il vostro Athos non lo voterebbe nemmeno Dumas”. E’ quanto dichiara in una nota stampa Giuliano Pacetti, consigliere M5S di Roma Capitale.

“Sono solo tre le parole da cambiare, ma tutto è fermo da quattro mesi. E’ questa la paradossale situazione della mancata assegnazione della palestra di Ostia, un bene sequestrato a Mauro Balini e affidato dal Tribunale a una cooperativa, che per aprire ha bisogno di un ultimo intervento del Campidoglio, secondo l’iter previsto per i beni confiscati alla mafia. Dopo il via libera da Regione, Commissario prefettizio e Tribunale manca ora solo la decisione del Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale, fermo da quattro mesi sul cambio di “destinazione di servizi”. Uno stallo su tre parole da cambiare che blocca di fatto l'assegnazione del bene recuperato all’illegalità, che potrebbe essere desinato subito alla pratica sportiva. Mentre aspettiamo dalla maggioranza M5S una sintesi delle quattro proposte esistenti di Regolamento per la gestione dei beni confiscati e l’arrivo in Aula di un testo condiviso da tutte le forze politiche, i cittadini di Ostia di fatto non riescono a utilizzare un impianto sportivo. Ci aspettiamo che la maggioranza si attivi per rimuovere questo immotivato blocco al più presto. Ai cittadini del territorio di Ostia servono più che mai luoghi di aggregazione e inclusione dopo le difficoltà e il lungo commissariamento”. Così in una nota la capogruppo della Lista Civica #RomaTornaRoma, Svetlana Celli.