Roma - Distrutta, annichilita, annientata, asfaltata! Sono solo alcuni degli aggettivi da poter usare per descrivere la Serbia contro l'Italia di ieri, a Bari, e lascio a voi la scelta. Se le compagini fossero stati due judoka, direi che l'Italia ha eseguito una Oguri Oshi Barai (una tecnica di gamba, con cui si spazzano via, letteralmente, le gambe dell'avversario).

Certo che la saggezza popolare ha sempre ragione "La vendetta è un piatto che va servito freddo." Se, a Giugno, i nostri ragazzi si sono presi la rivincita, ieri invece si sono "fatti pagare gli interessi", guadagnandosi il lasciapassare diretto per l'olimpiade dell'anno prossimo. D'Altronde, i maschi non potevano essere da meno rispetto alle ragazze, capaci, come già scritto, di compiere una impresa straordinaria, sconfiggendo 3-0 l'Olanda.

Una partita, quella di ieri, comandata quasi sempre, sin dal primo pallone: concentrazione, desiderio di vendetta (sportiva), rabbia allo stato puro, ottima difesa, attacco efficace. Queste sono state le qualità con cui i ragazzi di mister Blengini si sono imposti sulla formazione slava. Occorreva disputare la partita perfetta, e così è stato: pertanto, la nazionale tricolore può concentrarsi direttamente sulla trasferta nel paese del Sol Levante, mentre i nostri dirimpettai dovranno necessariamente trionfare nel torneo europeo di Gennaio.