L’uomo, un nigeriano senza fissa dimora che si trovava a bordo del 61, quando il conducente ha fermato il mezzo per farlo scendere nei pressi di via Giovanni Battista Morgagni, si è scagliato contro di lui causandogli diverse ferite. E’ stato arrestato da due agenti del II Gruppo Sapienza. I sindacati: “Siamo ormai forza di polizia, ci sia riconosciuto”

Roma – Panico e attimi di terrore sono stati vissuti questa mattina, intorno a mezzogiorno, su un bus della linea Atac 61, all'altezza di via Giovanni Battista Morgagni, nei pressi del policlinico Umberto I, quando un 30enne nigeriano senza fissa dimora, ha dato in escandescenze costringendo l'autista a fermare il mezzo per farlo scendere. A quel punto, però, l’uomo si è scagliato contro il conducente procurandogli diverse ferite ed ecchimosi tali da richiedere in seguito l’intervento del 118. I passeggeri, sconvolti, hanno temuto il peggio.

Solo la prontezza di due agenti della polizia locale del II Gruppo Sapienza, diretti dal dottor Massimo Fanelli, ha evitato che potesse succedere il peggio al conducente. I due caschi bianchi hanno infatti bloccato l'esagitato, che è stato arrestato perché responsabile anche di violenza e resistenza a pubblici ufficiali, oltre ad interruzione di pubblico servizio, e hanno richiesto l'ausilio di altre pattuglie per proseguire nei rilievi. 

A rendere noto l’accaduto è il Sindacato dei caschi bianchi Ugl: "Non possiamo non plaudire la prontezza e il coraggio dei due agenti del gruppo Sapienza, tra l'altro due ragazzi di nuova nomina - dichiara il coordinatore romano Ugl, Paolo Emilio Nasponi - questa è la dimostrazione che la Polizia Locale è ormai l'unico vero presidio di polizia a controllo del territorio, il primo aiuto cui il cittadino può rivolgersi tempestivamente. Ed è per questo che va rivista al più presto la pianta organica ma soprattutto le tutele che un Corpo come il nostro non vede riconosciute, come vera Polizia di prossimità". 

Sull'episodio è intervenuto anche il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che in una nota del Segretario Romano Marco Milani denuncia: “Neanche l'altro giorno il nostro personale, dopo un deliberato investimento, è stato costretto ad aprire il fuoco davanti un campo nomadi. Questa è la situazione della sicurezza nella Capitale e la ormai preponderante presenza della polizia locale, rispetto alle pattuglie delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, ci rende a tutti gli effetti quotidianamente forza di Polizia. Sindaco e Governo smettano di girarsi dall'altra parte riconoscendo il nostro operato con una legge di riforma e contrattazione adeguata" conclude.