Ostia – Una folla festosa ha accolto papa Francesco che in occasione delle celebrazioni del Corpus Domini nel pomeriggio di domenica 3 giugno è venuto a Ostia. Il pontefice ha lanciato unmessaggio forte contro le "prepotenze" e l'"omertà": Dio, ha detto, "chiama" anche "in questa città, il cui nome, Ostia, richiama l'ingresso, la porta. “Signore, quali porte vuoi che ti apriamo qui? Quali cancelli ci chiami a spalancare, quali chiusure dobbiamo superare? Gesù desidera che siano abbattuti i muri dell'indifferenza e dell'omertà, divelte le inferriate dei soprusi e delle prepotenze, aperte le vie della giustizia, del decoro e della legalità", ha detto il Santo Padre durante la messa del Corpus Domini celebrata poco dopo il suo arrivo nel piazzale antistante la parrocchia di Santa Monica.

"L'ampio lido di questa città richiama alla bellezza di aprirsi e prendere il largo ma per far questo occorre sciogliere quei nodi che ci legano agli ormeggi della paura e dell'oppressione", ha aggiunto papa Bergoglio invitando a "non rimanere zavorrati sulla spiaggia in attesa che qualcosa arrivi, ma a salpare liberi, coraggiosi, uniti. Avete provato situazioni dolorose; il Signore vuole esservi vicino. Apriamogli le porte".

Il papa ha voluto soffermarsi sul testo evangelico dell’Ultima Cena con i discepoli che vanno a preparare la celebrazione della Pasqua ebraica dopo essere entrati in città. Ma “Gesù non predilige luoghi esclusivi ed escludenti”, spiega, “egli ricerca posti non raggiunti dall’amore, non toccati dalla speranza: in quei luoghi scomodi desidera andare e chiede a noi di fargli i preparativi. Quante persone sono prive di un posto dignitoso per vivere e del cibo da mangiare! Ma tutti conosciamo delle persone sole, sofferenti, bisognose: sono tabernacoli abbandonati. Noi, che riceviamo da Gesù vitto e alloggio, siamo qui per preparare un posto e un cibo a questi fratelli più deboli”.

Toccanti le parole di papa Francesco che ha voluto celebrare in periferia la sacra ricorrenza del Corpus Domini venendo a Ostia come fece già nel giugno del 1968 papa Paolo VI, che sarà canonizzato il prossimo autunno: “Al termine della Messa, saremo anche noi in uscita. Cammineremo con Gesù, che percorrerà le strade di questa città. Egli desidera abitare in mezzo a voi. Vuole visitare le situazioni, entrare nelle case, offrire la sua misericordia liberatrice, benedire, consolare”.

L'evento si è svolto serenamente grazie alle misure di sicurezza predisposte e garantite dalle forze dell'ordine. 

Ecco un resconto della giornata in un servizio del giornalista lidense vaticanista Alessandro Gisotti: https://www.facebook.com/alessandro.gisotti/videos/1740988735985610/