Papà Maurizio: “Giustizia per Chiara. Basta ai falsi malati di mente!”
Ostia - Martedì 9 dicembre, alle 11, nelle aule del tribunale di piazzale Clodio, a Roma, si terrà l’udienza finale del processo che vede imputato Maurizio Falcioni, l’operaio trentacinquenne responsabile di aver massacrato di botte, riducendola in coma, la fidanzata diciannovenne, Chiara Insidioso Monda. Maurizio Falcioni, qualche precedente per droga e resistenza a pubblico ufficiale, per il quale il legale invoca l’incapacità di intendere e di volere con le attenuanti del caso, adesso in carcere, colpì con inaudita violenza la giovanissima, calpestandola quando cadde a terra e infierendo con ferocia fino a provocarle la frattura del cranio. L’aggressione avvenne un pomeriggio del mese di febbraio nell’appartamento che la coppia divideva a Casalbernocchi, nell’hinterland del municipio X. Dopo averla pestata, forse spaventato, chiese il trentacinquenne chiese aiuto ai vicini, spiegando che la compagna aveva avuto un malore. Ma non fu creduto. All’arrivo dell’ambulanza le condizioni della ragazza apparvero da subito gravissime tanto che dall’ospedale Grassi di Ostia fu subito trasferita al San Camillo, dove si trova tutt’ora ricoverata. Due giorni fa è stata sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico, che ha fortunatamente superato. Durante tutti questi terribili mesi il papà di Chiara, Maurizio, non ha mai smesso di vegliarla e di chiedere, con dignità, che sia fatta giustizia. “Ecco”, scrive su Facebook il signor Insidioso Monda, “io di appelli non ne ho mai fatti. Però questa volta devo chiedere un favore grosso a tutti... Quel giorno, il 9 dicembre, avremo bisogno del vostro aiuto, anzi della vostra presenza... Una presenza semplice senza bandiere, slogan o striscioni ma solo la vostra presenza! Sarà importante essere lì ad aspettare la sentenza tutti assieme... Pacificamente!... Di sicuro ci saranno i media, le televisioni... Però sapere che c'è la gente comune sarà ancora meglio! Ne abbiamo bisogno... Quel giorno.... Giustizia per Chiara. Basta finti malati di mente!”, conclude.