"In tempi di vacche grasse, durante il Giubileo e negli anni seguenti, nessuno ha preteso dagli albergatori un contributo sui loro guadagni, che sono stati cospicui. Ora la situazione economica e' difficile e c'e' un bilancio da risanare, non e' scandaloso che il Comune chieda uno sforzo comune anche a loro''. Lo ha detto in un'intervista al 'Sole 24 Ore' il presidente di Assobalneari, Renato Papagni, in merito all'introduzione della tassa di soggiorno a Roma.

''Protestare e' lecito - prosegue Papagni - ma minacciare di portare i lavoratori sotto al Campidoglio, come ha fatto il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli, mi sembra esagerato. La tassa di soggiorno esiste in tutte le citta' piu' importanti del mondo. I visitatori che arrivano nella Capitale utilizzano servizi e infrastrutture e mi sembra normale che lascino un minimo contributo economico. Succede a Parigi e a Londra. Possiamo discutere sull'articolazione della tassa, e dire che va distribuita tra tutte le parti in campo: musei, ristoranti, negozi. Anche gli stabilimenti balneari, perche' no?''.

''Io sarei disposto ad accettare un contributo di un euro su ogni lettino o ombrellone affittato da un turista, tanto per fare un esempio - aggiunge il presidente di Assobalneari - Oppure sarei disposto a far pagare un contributo ai visitatori che vengono a Ostia Antica''.

(Adnkronos)