Roma -  In una sola giornata, l'Italia ha "raggranellato" ben nove medaglie, di cui una d'oro e di bronzo. Quest'ultima finisce sul collo di Francesca Palazzo (al suo secondo riconoscimento personale) nei 400 stile libero S8, mentre l'argento è andato alla "macchina da medaglia" Jessica Long, giunta a quota VENTISEI. Le altre sette sono, ovviamente, tutte d'argento.

La prima, nella stessa specialità e categoria, è d'Alberto Amodeo, "imitato" da Stefano Raimondi nei 100 farfalla S10 (della sua fidanzata parlerò dopo). Il primato italico in vasca diventa sempre più forte, ma altre 4 provengono dal ciclismo a cronometro.

Di queste, le prime piazze d'onore sono di Fabrizio Conegliani e del cinquantenne Luca Mazzone nell'H1, poi la sua coetanea Francesca Porcellato nell'H1-3 (alla sua UNDICESIMA Paralimpiade, tra estive ed invernali) e Giorgio Farroni nella T1-2. L'Ultima della serie è stata dell'eterna Assunta Legnante, grazie ad un lancio di 40 metri ed un quarto (25 centimetri) nell'F11.

La copertina, ovviamente e giustamente, va a Giulia Terzi, vincitrice dei 100 sl S7 con un cronometro finale di poco superiore al minuto e nove secondi. Quest'oro ha una valenza doppia: non solo è la sua quarta medaglia personale, seconda d'oro, ma significa anche nuovo record paralimpico.

Il totale sale, così, a quota 43 podi, meglio non solo di Rio ma anche del risultato della spedizione dei normodotati, fermatasi a 40.