“Parco del Mare di Ostia: come?”. Associazioni ambientaliste impegnate per la tutela delle dune
Di Redazione il 22/04/2025
Italia Nostra Litorale Romano, Legambiente Litorale Romano, Mare Libero e WWF Litorale Laziale: “La preoccupazione principale è la tutela degli ambienti dunali che si vorrebbero trasformare in parcheggi”. A breve un convegno delle associazioni
Ostia (Rm) - Da qualche mese Italia Nostra Litorale Romano, Legambiente Litorale Romano, Mare Libero e WWF Litorale Laziale sono impegnati insieme per il Parco del mare di Ostia, recuperando, grazie alla loro iniziativa, il processo di partecipazione previsto per interventi urbanistici di questa tipologia. La partecipazione della comunità è infatti indispensabile per progetti che mirano a riqualificare, riorganizzare spazio pubblico e viabilità.
Il Parco del Mare: da idea a progetto
“Adesso il Parco del mare è un’idea progettuale ma a breve diventerà progetto. Le attività sono finanziate con i fondi del Pnrr e prevedono il rifacimento del lungomare, principalmente nella zona che va dal Canale dei Pescatori all’incrocio con la Cristoforo Colombo” spiegano le associazioni.
La progettazione è stata assegnata tramite bando europeo e costerà 1.140.000 euro, mentre per la realizzazione sono previsti circa 24.000.000 euro.
L’incontro delle associazioni ambientaliste con l’assessorato all’urbanistica
Le associazioni si sono incontrate con l’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma il 21 febbraio scorso e il 19 marzo hanno inviato una serie articolata di osservazioni alle linee progettuali predisposte da Risorse per Roma indirizzate alla società di progettazione.
Il 16 aprile l’incontro con la società di progettazione: la preoccupazione per gli ambienti dunali
Mercoledì 16 aprile, la scorsa settimana, quindi, le Associazioni hanno incontrato la società di progettazione.
“La preoccupazione principale è la tutela degli ambienti dunali residui che si vorrebbero trasformare in parcheggi. Il Parco del Mare segue l’idea del parco delle dune poiché si prevede di ricostruire delle dune dove attualmente c’è la sede stradale, spostando più all’interno la viabilità” spiegano in una nota.
Il documento del 19 marzo 2025
“Il documento del 19 marzo, che si andrà ad esporre nell’incontro con la società di progettazione, intende offrire un contributo riguardo all’analisi del contesto territoriale per mettere in luce aspetti custoditi nel territorio interessato al progetto che non sono stati assolutamente analizzati nel documento di linee guida progettuali predisposto da Risorse per Roma”.
La necessità di tutelare habitat con fasce di vegetazione di duna e di macchia mediterranea
La presenza di habitat prioritari, di importanti fasce di vegetazione di duna e di macchia con preziosi residui di zone umide sono elementi da salvaguardare e valorizzare con la massima attenzione nel rispetto delle Priorità del PR FESR Lazio 2021-2027: 2. Un’Europa più resiliente e più verde (510 M Euro), 3. Mobilità urbana sostenibile (117 M Euro), 5. Un’Europa più vicina ai cittadini (140 M Euro). I fondi europei sono stati erogati con queste finalità. Per questo non siamo disposti a vedere cancellato nemmeno 1 metro quadro di ambiente naturale residuo.
L’aggiornamento dell’Università di Roma sulla presenza di habitat
“Siamo a conoscenza che l’Università di Roma sta in questi giorni producendo un aggiornamento riguardo alla presenza di habitat prioritari nella fascia di territorio interessata alla progettazione. Si tratta di un aggiornamento dei dati vegetazionali su l’area già studiata nel 2006 e 2009 dal Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Orto Botanico di Roma” concludono le associazioni che a breve organizzeranno un convegno per spiegare alla cittadinanza la propria posizione a riguardo.

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