Altro pareggio per la Roma, ancora in trasferta, nuovamente 1 1, stavolta al "Franchi" di Firenze. Gli uomini di Garcia stanno consegnando alla Juventus il suo quarto Scudetto consecutivo, infatti il distacco dai bianconeri è salito, ora, a 7 punti. Le assenze dei lungodegenti Castan e Balzaretti, oltre ovviamente a Gervinho e S. Keita (sempre impegnati con la Coppa d'Africa), si stanno facendo sentire. A questo punto, i giallorossi farebbero meglio a guardarsi le spalle, perchè anche il secondo posto è stato messo a rischio. E magari, puntare tutto su Tim Cup (cioè la cara, vecchia Coppa Italia) ed Europa League (fino a pochi anni fa conosciuta col nome di Coppa Uefa). In realtà, una speranza di riaprire il Campionato ci sarebbe, ma la banda Allegri deve andare avanti il più possibile in Champions League (ex Coppa Campioni) dove, a Febbraio, affronterà il Borussia Dortmund, penultimo (e pertanto a forte rischio retrocessione) in Bundesliga, la massima serie tedesca. Tornando ai capitolini, il prossimo impegno si chiama Empoli, allo Stadio Olimpico, ore 20 45, Sabato 31 1 15 (e questo per il semplice fatto che, Martedì 3 Febbraio, ci sarà da fronteggiare nuovamente la Viola, stavolta per i quarti di finale della Coppa nazionale). Come a Palermo, il pareggio è arrivato nel secondo tempo, grazie all'ex Ljajic, bravo ad avvalersi del passaggio vincente di Iturbe, dopo che il primo tempo s'era concluso con il vantaggio dei locali grazie alla rete messa a segno dal redivivo Mario Gomez, che aveva corretto in rete un tiro sbagliato da parte d'un altro ex, David Pizarro. 


Per i biancocelesti, la partita s'era aperta male, dato che al terzo Menez rubava palla a Basta e, dopo aver dribblato anche Cana, segnava il suo decimo gol stagionale (prima stagione per lui in doppia cifra) col sinistro, senza lasciare alcuna possibilità di intervento al rientrante Marchetti. Si dice che una rete segnata in apertura "tagli le gambe", ma in questo caso non è accaduto. Infatti, è successo l'esatto opposto: avendo tanti minuti a disposizione (ed un motivo più che valido) per recuperare, la formazione di Pioli s'è messa alla ricerca della marcatura dell'1 pari, trovandola al terzo minuto della seconda frazione di gioco, con un piattone destro volante di Parolo su cross di Klose. Lo stesso centravanti tedesco, 5 giri d'orologio più tardi, capovolgeva il risultato in favore dei suoi, "seccando" Diego Lopez. Il colpo del KO, invece, portava ancora la firma di Parolo il quale, quando il cronometro segnalava l'82', s'è regalato (ieri era il suo compleanno) la doppietta, mancante dalla gara contro il pericolante (e malmesso) Parma. Il sipario sul primo dei due "main events" di questa ventesima giornata di Serie A calava al momento dell'espulsione diretta di Mexes, reo d'aver preso per il collo Mauri (ammonito per aver provocato il centrale difensivo francese), capitano dirimpettaio. Nonostante il secondo atterraggio sbagliato consecutivo d'Olimpia (l'aquila è andata a posarsi al centro della Curva Sud, il regno dei tifosi romanisti), l'undici di mister Pioli, con la maglia della stagione 1986-87 indosso (quella del famoso -9 in Serie B, verrà messa per tutti i restanti incontri fra le mura amiche), è riuscita ad onorare al meglio la memoria d'uno dei suoi migliori attaccanti di tutti i tempi, Giorgio Chinaglia, artefice indiscusso (nonchè capocannoniere) del primo titolo vinto, nel '73-'74, con allenatore Tommaso Maestrelli sr (pochi sanno che, da giocatore, è stato capitano della Roma: ora, il suo omonimo nipote milita nell'Ostiamare, in Serie D, proveniente dal Futbolclub).