Parigi - Oltre 2 milioni di persone insieme a 50 capi di stato sono scesi ieri tra gli applausi in piazza per prendere parte alla manifestazione più grande nella storia della Francia contro il terrorismo. Ieri, domenica 11 gennaio, per le strade di Parigi hanno sfilato per commemorare la matita spezzata di Charlie Hebdo e schierarsi in difesa della libertà d'espressione. Questo è stato il corteo contro il terrorismo che ha visto sfilare prima Hollande e Sarkozy, il palestinese Abu Mazen e l'israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente ucraino Petro Poroshenko e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, il re Abdallah II di Giordania con  la regina Rania e il premier turco Ahmet Davutoglu, Angela Merkel e Matteo Renzi, David Cameron e Mariano Rajoy,e tanti altri insieme alla folla sterminata e silenziosa. Tra loro anche i familiari delle 12 vittime della strade jihadista al giornale satirico Charlie Hebdo e dei poliziotti e degli ostaggi rimasti uccisi durante nei due giorni successivi, quelli della caccia ai fratelli Kouachi e l'epilogo del doppio e contemporaneo blitz della polizia dopo l'entrata in scena di Amedy Coulibaly che si sono intrattenuti per qualche minuto con Francois Hollande.

 

A Parigi l'allarme terrorismo resta alto. Il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha annunciato che le 717 scuole ebraiche di Francia saranno da oggi protette da 4.700 poliziotti e gendarmi. «La caccia continua», ha detto questa mattina il ministro dell'Interno francese, Manuel Valls, parlando degli attentati della settimana scorsa. «Uno dei terroristi - ha spiegato - aveva certamente un complice». Intanto Israele e Usa intanto mettono in guardia Roma e il Vaticano: è il prossimo obiettivo dell'Isis. Ma secondo l'intelligence italiana non ci sono segnali concreti. Oltre duemila poliziotti e 1.350 militari schierati, cecchini sui tetti, 24 unità della riserva nazionale, 20 squadre della brigata anti crimine della polizia di Parigi, 150 agenti in borghese "incaricati della protezione delle alte personalità e della sicurezza generale".