‘Capocotta ‘chiusa per ruspe’: il 17 aprile abbracciamo la spiaggia!’
LA FANPAGE – In poche ore dalla sua comparsa nella rete la fanpage ha radunato oltre 1.630 persone che hanno aderito, almeno virtualmente, salvo qualche eccezione, alla manifestazione, in programma domenica 17 aprile, giorno del referendum nel quale si voterà per il sì o il no alle trivelle entro le 12 miglia dalla costa, con un ‘mi piace’. Ma il numero è destinato ad aumentare. Alla voce informazioni si legge: “Capocotta è un'Oasi Naturale sul litorale romano, situata tra Ostia e Torvajanica. Ma prima ancora è un Oasi di Pace e Serenità. Difendiamola!”.
I COMMENTI – Sulla pagina di I Love Capocotta, inoltre, sono numerosi i commenti relativi all’appuntamento per dare un ‘segnale’ e 'dimostrare così il proprio amore per questo tratto di litorale romano lungo 5 chilometri, dove da quindici anni si può godere del mare, del sole e della natura in sicurezza, con personale di salvamento, pulizia e servizi'. Sia in estate che in inverno.
LE CONCESSIONI – Le concessioni rilasciate dal comune di Roma nel 2000 sono scadute il 30 giugno 2015: l’amministrazione dovrà fare un bando per nuove assegnazioni ma i tempi si annuncerebbero ‘lenti’. Nel frattempo, però, dopo i sequestri, la pulizia delle dune e degli arenili, che veniva garantita dai titolari dei chioschi, non viene più effettuata e, per quel che riferiscono gli abituali frequentatori di Capocotta, regnano ovunque l’abbandono e la sporcizia. “Non vorremmo che si verificasse quel che è accaduto l’anno scorso ai Cancelli quando furono effettuate le prime demolizioni dei manufatti in cemento: nessuno ha rimosso i residui edili, è tutto abbandonato. A parte”, spiegano, “che qui la situazione è diversa perché i chioschi di Capocotta sono in legno e materiali ecocompatibili e non ci sono costruzioni in cemento. Sono luoghi bellissimi che amiamo, che frequentiamo e che vogliamo tutelare perché, da cittadini, ci appartengono. Noi”, sottolineano, “non siamo i gestori, ma semplici cittadini”.
Questa la lettera pubblicata su I Love Capocotta, pagina e iniziativa delle quali è promotore Daniele Cametti Aspri:
“Cari amici, cittadini di Capocotta,
amanti della natura di questa meravigliosa spiaggia, l’ora della riscossa è vicina! Il vostro amore, il vostro dolore, la vostra sofferenza per le ingiustizie perpetrate dall’amministrazione per la privazione che noi tutti subiamo di questo magico luogo stanno facendo un lento lavoro, erodendo le certezze sulla Giustizia sul concetto di una applicazione cieca e crudele della legalità, a prescindere dalle conseguenze che noi tutti ed il luogo subiamo. Questa piccola iniziativa, l’idea di unire in un coro le nostre voci di protesta su questa pagina sta scalzando le certezze dei commissari e si sta facendo spazio all’idea che altre strade diverse dalla distruzione totale possano essere percorse. Ma le nostre voci non debbono tacere finchè tutto questo scempio non sarà finito.
Oggi è il giorno di Pasqua, un giorno di Pace ed il Nostro rifugio, la nostra Oasi di Serenità è ancora chiusa privandoci del nostro diritto ad una vita tranquilla. Ci stanno togliendo tutto. Il nostro lavoro, le nostre città, le nostre libertà. Non ci toglieranno anche Capocotta, il simbolo di una natura vivibile, libera e gratuita per tutti noi che con civiltà ne vogliamo usufruire. NON spegneranno il nostro grido finché non ce la ridaranno con la possibilità di poterla vivere come in un paese civile, preservata e custodita da coloro che l’hanno protetta sino ad oggi e che hanno fatto in modo che tutti avessero la possibilità di accedervi certi della propria sicurezza e del proprio benessere, indipendentemente dalle proprie condizioni economiche. Capocotta era per tutti ed era di tutti, non come la vicina Ostia “per pochi”.
Capocotta era la spiaggia di tutti. Continuiamo a condividere il nostro dissenso, facciamogli vedere quanti siamo e non rimarremo inascoltati. Il 17 aprile vediamoci su questa spiaggia, facciamogli sentire cosa può fare l’amore, abbracciamo tutti insieme Capocotta e il nostro sogno di un paese migliore. #ILOVECAPOCOTTA”
I COMMENTI 2 – Ecco qualche commento. Scrive M.P.: “Ci sarò”. E G.D.A.: “Io non ci potrò essere .abbracciate capocotta x me". A.F.: “Il 17 aprile c'è da votare SI al referendum sulle trivelle, non lasciamoci portar via le cose a cui teniamo di più da chi difende gli interessi delle lobby, tutti coloro che hanno a cuore il mare e la natura devono andare a votare!!”. “Si debbono fare entrambe le cose in una giornata dedicata all'amore per la natura”. M.M.: “Presente....”. F.D.A.: “Sono pienamente daccordo con questa manifestazione ma dopo essere andati a votare per il referendum, perche' altrimenti ci dimenticheremo tutti di abbracciare questa ed altre spiagge perche' ce lo diranno i petrolieri dove dobbiamo andare "a buoni intenditor poche parole"”. T.B.W.: “Noi ci saremo”.
D.C.: “Presente!”. E U.P.: “Si i seggi aprono alle 7........c'è tempo per votare e poi venire a capocotta”. E S.C.: “.....prima SI vota...e poi SI va al mare di Roma..”. “Non mancheremo”, scrive E.C.. E P.D., preoccupata, osserva: “Sto leggendo addirittura che e' in arrivo l'esercito per abbattere tutto. Non si può anticipare la manifestazione ? Temo che il 17 sia troppo tardi!!!”.
LE ‘RUSPE DELLA LEGALITA’’ – Nei prossimi giorni dovrebbero quindi tornare in azione le ruspe sul litorale di Ostia. Dopo le demolizioni della scorsa estate ai Cancelli di Castelporziano, infatti, sono stati effettuati dei sopralluoghi sia a Capocotta sia sulle spiagge del Lido per programmare l’abbattimento delle strutture sequestrate nelle scorse settimane dagli agenti dell'ufficio Pg Edilizia del X Gruppo Mare diretto da Antonello Strino agli ordini del comandante Antonio Di Maggio.
LE DETERMINE – Il X municipio avrebbe firmato le determinazioni dirigenziali per la demolizione degli abusi rilevati nei sei chioschi di Capocotta, in un chiosco all’altezza del Cancello 4 di Castelporziano e anche in tre stabilimenti di Ostia.
IL GENIO MILITARE - A quanto si apprende sarà il Genio militare dell’esercito ad effettuare gli abbattimenti dopo le verifiche eseguite dal X Gruppo Mare, dal personale del Demanio marittimo del comune di Roma e dell’ufficio tecnico del X municipio. Per non deturpare le dune protette di Capocotta, i mezzi dell'esercito dovrebbero passare dal lato mare della spiaggia di Castelporziano.
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