Roma - Una Pasqua nel segno dell’austerity per le famiglie italiane. La crisi economica che ancora si respira nel nostro paese, ma soprattutto la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie, avrà ripercussioni sui consumi tipici delle festività pasquali. Lo afferma il Codacons, che ha condotto una indagine sulla propensione agli acquisti degli italiani per la Pasqua 2014.
 

I prodotti che più di tutti risentiranno del taglio alle spese da parte dei cittadini, sono i dolciumi – spiega l’associazione dei consumatori – Se i consumi di uova di cioccolato caleranno del -9% rispetto allo scorso anno, un vero record negativo si registra per le classiche colombe, per le quali gli italiani ridurranno gli acquisti del -12%. A contribuire alla forte frenata di questi due prodotti sono anche i rincari nei listini di uova e colombe, i cui prezzi appaiono in aumento rispetto al 2013 (+4/6%). Nonostante i prezzi di altri prodotti tipici come l’agnello, carne, uova e salumi non abbiano subito incrementi sensibili, il pranzo di Pasqua degli italiani sarà più povero mediamente del 3,5% rispetto a quello dello scorso anno – prosegue il Codacons – La spesa complessiva per il settore alimentare, infatti, scenderà quest’anno al di sotto del miliardo di euro; due anni fa, nel 2012, le famiglie spesero oltre 1,15 miliardi per i consumi pasquali.  Solo il 10% degli italiani, infine, potrà permettersi un viaggio nel periodo di Pasqua: circa 54 milioni di italiani trascorreranno la Pasqua in casa e si limiteranno a brevi gite fuori porta o al mare – conclude il Codacons.