Fiumicino – Situazione critica a Passo della Sentinella, alla foce del Tevere, a Fiumicino, dove nella notte a causa degli allagamenti sono state evacuate alcune famiglie. Si tratta di circa 25 persone che hanno trascorso la notte all’addiaccio e che adesso si trovano al parchetto. Probabilmente saranno alloggiate negli alberghi della città, come già accaduto in situazioni analoghe.


A questa drammatica situazione si aggiunge la notizia che F.M., un caposquadra dei vigili del fuoco di Ostia, è stato aggredito da alcune persone durante i soccorsi provocati dal maltempo.


Il pompiere si sarebbe scontrato con alcuni esponenti del comune mentre stava evacuando delle persone dalle abitazioni di Passo Sentinella, invase dall’acqua del mare. La “lite” sarebbe avvenuta perché il pompiere non riusciva a passare con il pick-up, il mezzo con il quale era arrivato per i soccorsi dalla stazione di Ostia, a causa di un solco scavato per far defluire l'acqua del mare. Dovrebbe cavarsela con qualche giorno di riposo. Il funzionario, tuttavia, avrebbe deciso di sporgere denuncia. Sono in corso indagini da parte del ministero per fare piena luce sulla vicenda.

 
“Il fatto è emblematico della criticità della situazione di Passo della Sentinella dove le mareggiate portano con sé onde che raggiungono anche i sei metri di altezza”, spiega Paolo Calicchio, consigliere comunale Pd: “qui occorrono interventi strutturali a difesa della costa da parte della Regione Lazio. Ed il sindaco ogni volta interviene con una ruspa senza alcun risultato apprezzabile”. Il consigliere di centrosinistra ha chiesto al deputato Pd Marianna Madia di presentare un’interrogazione in parlamento sull’aggressione subita dal pompiere: “E’ inaccettabile la violenza nei confronti dei servitori della popolazione”.


Adesso la situazione è e continua a restare critica: l’acqua che ha invaso le case in alcuni punti sarebbe alta, sempre secondo quanto riferisce Paolo Calicchio, un metro e mezzo. Le abitazioni sono inagibili.


Sulla vicenda interviene anche Alfredo Diorio, presidente dell’associazione di protezione civile Nuovo domani. Per trenta anni l’associazione ha garantito i servizi nel comune costiero, poi è nato un contenzioso su una presunta irregolarità nella gara d’appalto. Nuovo domani ha presentato più di un ricorso al Tar fino all’ultima sentenza, risalente a circa un mese fa, che condanna il comune obbligandolo a indire entro 90 giorni una nuova gara d’appalto.

 
Nel frattempo, Fiumicino resta carente di servizi. “Tutto questo si sarebbe potuto evitare”, afferma Diorio: “l’allerta meteo era noto ormai da tre giorni ma nessuno ha predisposto un servizio di protezione civile che non si basa soltanto sull’emergenza bensì sulla previsione e prevenzione. Al momento in cui hanno aperto le due dighe del Tevere, qui a Fiumicino non c’era nessuno pronto ad intervenire facendo evacuare le abitazioni di Passo della Sentinella. Nessuno”, prosegue, “è passato nei giorni scorsi con i megafoni per informare i cittadini del maltempo in arrivo. Anche in questo caso abbiamo assistito alla solita incompetenza e impreparazione dovute anche alla mancanza di coordinamento. In trenta anni abbiamo dato molto alla collettività, abbiamo avuto encomi anche dal presidente della Repubblica: ci chiediamo perché una città debba privarsi della qualità. Non sorprende l’atteggiamento del sindaco ma quello della maggioranza che lo sostiene e non interviene”, conclude Diorio.