Passoscuro - Il Rio Tre Denari, che sembrerebbe di nuovo fortemente inquinato, rischia di diventare una minaccia per la Riserva naturale del litorale romano. Le associazioni locali, i cittadini e i comitati chiedono di chiarire con urgenza le cause del grave fenomeno definendo un piano di tutela e soprattutto un organismo di gestione. A raccogliere il grido di allarme è oggi il “Comitato per la bellezza”, che condivide la preoccupazione per sl’ennesimo grave episodio di inquinamento del Rio Tre Denari, il corso d’acqua che attraversa l’area nord della Riserva statale del litorale romano. Riserva fortemente voluta proprio da Antonio Cederna a partire dagli anni Ottanta.

 

Secondo le segnalazioni di “Passoscuro R-esiste” e Dolcespiaggia” dei giorni scorsi, il fosso è stato contaminato da liquami fortemente maleodoranti che hanno causato la morte di centinaia di pesci sporcando di melma e schiuma il fiume e il mare antistante la foce, laddove Federico Fellini girò le scene finali della “Dolce vita”. Un episodio analogo per dimensioni o forse ancora più grave di quello avvenuto l’8 marzo scorso, e a sua volta denunciato, si verificò nel maggio del 2011.Si tratta di fenomeni che minacciano gravemente i delicati equilibri di un ambiente naturale che, nonostante le ripetute aggressioni, rimane una delle aree naturalistiche e agricole litoranee più ampie e interessanti d’Italia. La Riserva naturale statale del litorale romano fu istituita nel 1996, ma è ancora priva di un piano di gestione e di un ente responsabile.



L’area nord, compresa nel Comune di Fiumicino, vanta alcuni siti di grande importanza dal punto di vista naturalistico e culturale, quali la bonifica storica di Maccarese (oggi minacciata dall’ipotizzato ampliamento dell’aeroporto Leonardo Da Vinci), le oasi Wwf di Macchiagrande e della Foce dell’Arrone, le dune e la Torre di Palidoro con il monumento a Salvo d’Acquisto, i tumuleti di Bocca di Leone (zona di macchia mediterranea dove sono presenti insieme le specie più rappresentative di vegetazione litoranea), e appunto il Rio Tre Denari e altri corsi d’acqua e zone umide di importanza vitale per la riproduzione dell’avifauna. Il “Comitato per la Bellezza” chiede quindi con forza agli organismi preposti di fare  finalmente chiarezza sull’inquinamento delle acque del Rio Tre Denari e che le autorità competenti vigilino su analoghi fenomeni in tutta l’area della Riserva. Sollecita inoltre la definizione di un piano e di un ente di gestione che garantiscano la reale protezione e quindi il rilancio naturalistico di questo prezioso territorio.