Pesca a strascico alle Secche di Tor Paterno: denunciato il comandante di un peschereccio
LA CAPITANERIA DI PORTO - Ad intervenire, grazie ai dati forniti dai sistemi informatici del Centro Controllo Area Pesca di Civitavecchia che lasciava supporre l’esercizio illecito dell’attività, la motovedetta CP 831 della Capitaneria di Porto di Roma che ha sorpreso l’imbarcazione intenta a ‘strascicare’ all’interno dell’Area Marina, nel tratto di mare antistante il litorale di Torvajanica. La zona, particolarmente pregiata per il delicato equilibrio del suo ecosistema e del relativo habitat marino, è sottoposta a stringenti vincoli per quanto riguarda tutte le attività che vi si possono esercitare e la pesca a strascico, ovviamente, non è tra quelle consentite per i rilevanti danni che rischia di causare soprattutto in un periodo dell’anno in cui numerose specie ittiche si trovano nel momento della riproduzione.
LA DENUNCIA - Una volta fermato, il peschereccio è stato ricondotto nel porto canale di Fiumicino per procedere al sequestro delle attrezzature utilizzate mentre il pescato, ancora vivo, è stato rigettato in mare. A carico del comandante dell’unità, oltre a 6 punti di penalità sulla licenza di pesca, è stata inoltre elevata una denuncia penale alla locale Procura della Repubblica, trattandosi di illecito che, proprio perché compiuto in un’area marina protetta, assume maggiore gravità.
CONTROLLI NEI RISTORANTI E MERCATI - Le attività di verifica sulla filiera ittica condotte durante la settimana a tutela dei consumatori e della salute pubblica, hanno registrato 103 controlli effettuati con l’elevazione di 16 verbali amministrativi per un importo complessivo di 26.332 euro a carico dei trasgressori e circa 90 chili di prodotti sottoposti a sequestro. Diverse le irregolarità riscontrate quindi nei vari mercati, ristoranti e pescherie visitate dai nuclei specializzati della Guardia Costiera, con sanzioni dovute soprattutto alla mancanza di tracciabilità e etichettatura, nonché alla commercializzazione di prodotti ittici scaduti e non più adatti al consumo umano.
Continuerà anche nei prossimi giorni l’azione congiunta dei vari Uffici Marittimi della Regione, a difesa delle acque costiere da chi volesse depredarne le preziosi specie ittiche che vi si trovano, così come a difesa dei consumatori da illecite o pericolose attività di commercializzazione.
Tags: ostia, litorale-romano