Pesca di frodo: sequestrati 12.000 ricci di mare
Santa Marinella – Sequestrati 12.000 ricci di mare a Santa Marinella. Ad effettuare la complessa operazione, portata a termine questa notte dopo accurate indagini, i militari della capitaneria di porto di Civitavecchia, in collaborazione con gli uomini dell’Ufficio locale marittimo di Santa Marinella. Elevati otto verbali amministrativi per un totale di 26.000 euro, nella zona tra Capo Linaro ed il Castello Odescalchi, nel comune di Santa Marinella. Il maxi sequestro ha visto impegnati sei uomini e due mezzi del Compartimento marittimo di Civitavecchia nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto della pesca illegale, molto praticata nel periodo prenatalizio, soprattutto ai danni dei ricci di mare, una specie molto diffusa nelle coste dell’alto Lazio, ma severamente regolamentata dalle norme vigenti.
Tre sono state le fasi salienti dell’operazione che hanno permesso l’individuazione, attraverso appostamenti dei militari in incognito, di tre distinti gruppi di pescatori di frodo, otto persone in tutto, sei dei quali di origini pugliesi, e di due subacquei, benché la pesca in quel tratto di mare sia vietata. L’inasprimento delle sanzioni, dovuto alla nuova legge in materia di pesca, sembra non aver scoraggiato questo genere di irresponsabili attività, estremamente dannose per l’ecosistema marino per la cui tutela gli uomini della guardia costiera hanno intensificato i controlli per una maggiore e più capillare presenza sul territorio, integrata, al contempo, da una efficiente attività investigativa svolta da un nucleo di polizia marittima. Sono stati proprio gli uomini di questo comparto che la scorsa settimana hanno sequestrato 4.000 ricci di mare a lungomare Marconi, a Santa Marinella, denunciando tre pescatori abusivi pugliesi. Gli echinodermi sono stati rigettati in mare perché ancora vivi.
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