Fiumicino - Operazione della Capitaneria di porto di Fiumicino volta al  contrasto del commercio di specie ittiche protette che ha portato, oggi, mercoledì 22 luglio, al sequestro di 22.5 kg di datteri di mare. Di questo mollusco è vietata la pesca, il commercio, il consumo ed anche la semplice detenzione, poiché la raccolta di questo mollusco, mediante l’estrazione forzata dalla roccia mediante martelli pneumatici, comporta la distruzione pressoché totale del fondale, con conseguenti incalcolabili danni per l'ecosistema marino. Si deve considerare che il dattero per raggiungere le dimensioni adulte impiega decine di anni.



Il blitz è scattato alle 12, nel quartiere Testaccio presso un società di import/export di prodotti ittici. Due squadre di militari del comando di viale Traiano, sotto il coordinamento del 3° Centro di controllo area pesca della Direzione Marittima di Civitavecchia, durante l’ispezione hanno scoperto all’interno del deposito, nascoste tra alcuni pesci, un contenitore con all’interno i datteri, ancora vivi, destinati ai ristoranti della Capitale. Durante l’ ispezione sono inoltre stati rinvenuti due quintali e mezzo di prodotti ittici vari non tracciati e di dubbia provenienza, tra i quali tonno rosso, pesce spada, gamberi rossi e gallinelle. Il titolare della società è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per detenzione e commercio di specie ittiche vietate. Gli sono anche stati elevati 4 verbali amministrativi per mancanza di tracciabilità per un totale di circa 15.000 euro di sanzioni pecuniarie, nonché sequestrati oltre 250 chili di prodotti ittici vari. I datteri di mare, in quanto ancora vivi, sono stati immediatamente rigettati in mare sulle scogliere del litorale di Fiumicino con l’ausilio dei mezzi navali della locale Capitaneria. I controlli sull’intera filiera dei prodotti ittici continueranno serrati per tutta la stagione estiva al fine di tutelare la salute e l’incolumità del cittadino consumatore.