Gli agenti del locale commissariato individuato e tratto in arresto per il reato di lesioni gravissime, tentata estorsione, minacce e rapina un cittadino rumeno responsabile della brutale aggressione. La vittima, ricoverata al Gemelli di Roma, è stata refertata con 90 giorni di prognosi

Civitavecchia (Rm) - Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Civitavecchia, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno proceduto all'esecuzione di un'ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un 46enne di origini rumene, gravemente indiziato dei reati di lesioni gravissime, tentata estorsione, minacce e rapina.


Le indagini sono iniziate nel mese di febbraio quando gli agenti sono intervenuti in un appartamento del centro a seguito della richiesta al 118 da parte di un uomo che aveva trovato il proprio vicino con il volto tumefatto e i vestiti sporchi di sangue.


L'uomo veniva subito soccorso e, vista la gravità delle sue condizioni, trasportato al Policlinico A. Gemelli di Roma dove gli venivano riscontrate lesioni gravi, con numerose fratture, giudicate guaribili in 90 giorni.


L'attività investigativa attuata ha permesso di identificare l’autore della brutale aggressione e inoltre, da un approfondimento investigativo, è emerso che lo stesso, nel mese di gennaio, si era reso responsabile di minacce, rapina e tentata estorsione anche nei confronti di un uomo italiano che per paura di ritorsioni non lo aveva denunciato.


Ad ogni modo l'indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.