Axa-Malafede – “Siamo in piena emergenza: Axa-Malafede è un quartiere senza scuole. Non sappiamo dove iscrivere e quali strutture far frequentare ai nostri figli”. E’ questo il grido d’aiuto lanciato dai cittadini e dai genitori dell’entroterra del municipio X, costretti a mille ‘peripezie’ a causa della mancanza di strutture nel territorio. Mentre le liste d’attesa si allungano, le famiglie sono obbligate ad iscrivere i propri ragazzi nelle scuole di altri quartieri meno ‘saturi’ o negli istituti privati, con enormi costi che pesano particolarmente nel bilancio delle giovani coppie, che spesso hanno sulle spalle anche il mutuo della casa. Ad Axa e Malafede, in particolare, la situazione è critica in quanto alcune delle scuole previste, che avrebbero dovuto essere ultimate già due, tre anni fa, non sono ancora state consegnate: i cantieri sono fermi e non si sa quando riprenderanno i lavori.


Nel caso dell’ex materna Pegaso di via Euripide, struttura che ospitava 75 bambini, chiusa nell’aprile del 2012 per gravi carenze igienico-sanitarie, per la quale è stata disposta la demolizione e relativa ricostruzione per una spesa complessiva di 1.718.500 euro, e per la scuola media di via Molajoli, dove è stato avviato e poi sospeso il cantiere, per un importo di  4.198.014,24 euro, gli interventi risultano bloccati dal patto di stabilità. In entrambe le aree regnano il degrado e l’abbandono, con grandissima preoccupazione dei genitori e dei residenti. La ex Pegaso, un prefabbricato risalente agli anni Settanta per il quale le mamme e i papà hanno chiesto un sopralluogo alla Asl per verificare l’eventuale presenza di amianto, è ormai preda di sbandati che hanno completato l’opera di distruzione. I soffitti sono sfondati, le finestre cadono a pezzi, nel giardino incolto si aggirano gli animali selvatici anche se, paradossalmente, spiegano a Ostiatv le mamme, le utenze non sono state staccate. L’acqua continua a sgorgare dai rubinetti e le luci risultano accese. Adiacente lo scheletro dell’ex materna, si trova una scuola elementare regolarmente frequentata dai bambini. “Con il caldo, l’acqua che ristagna fa proliferare le zanzare: non è certo salutare per i nostri figli”, spiega Elisa Covani, una mamma: “senza contare che siamo appunto in attesa dell’esito delle perizie della Asl Roma D. Non è soltanto, dunque, un problema di carenza di scuole ma anche di igiene a preoccuparci”.


Per quanto riguarda il cantiere di via Molajoli, ad Acilia sud-Madonnetta, lo scenario è desolante. La lamiera che lo recingeva è stato abbattuto e l’area, dove è presente l’enorme scavo per le fondamenta, è ‘utilizzata’ dai balordi come un bagno a cielo aperto o come discarica dove disfarsi di vecchi elettrodomestici. Fermi anche altri tre cantieri: la scuola dell'infanzia in via Orazio Amato, di fronte alla Calderini-Tuccimei, a San Giorgio di Acilia; la scuola dell'infanzia in via Mellano, un’opera a scomputo quasi ultimata, e il nido in via Maccari, sempre a San Giorgio di Acilia, anch’essa quasi conclusa, della quale sono visibili gli edifici di un allegro colore giallo. Se queste opere fossero portate a termine per le famiglie si tratterebbe di un bel sollievo. Certo, i posti non sarebbero ancora sufficienti ma ad oggi, per genitori e bambini, non c’è nulla.


Ad impegnarsi al fianco dei genitori l’Associazione Axa-Malafede Villa Fralana che, dopo aver svolto un lavoro di ‘ricognizione’ ed aver acquisito tutti la documentazione necessaria, ha deciso di rivolgersi direttamente al premier Matteo Renzi e al sindaco di Roma, Ignazio Marino attraverso una lettera. Roberto Trapani, presidente dell’Associazione, in prima linea ormai da qualche anno in questa battaglia, approfittando della visita del primo cittadino al Circolo Pd Axa-Madonnetta di lunedì scorso al Parco della Madonnetta, gli ha consegnato i documenti necessari. Risultato? L’assessore capitolino ai lavori pubblici, Maurizio Pucci, presente all’incontro, si è impegnato ad incontrare genitori e comitati sabato 7 febbraio, alle nove, in via Orioli, dove si trova un altro cantiere fermo del municipio X, quello dell’unica materna in costruzione di Ostia antica. A sostenere le richieste dei genitori e dell’Associazione Axa-Malafede Villa Fralana la preside dell’Istituto comprensivo Alessandro Magno di via Stesicoro, che non abbiamo potuto intervistare in quanto impegnata con gli scrutini. Fabio Bonucci, un papà appartenente al Consiglio d’istituto, a Ostiatv ha informato dell’intenzione di presentare una delibera la prossima settimana su questo argomento. In un passo della lettera inviata al presidente del consiglio e al sindaco genitori e associazione scrivono: “La situazione per diversi motivi è diventata paradossale, ma con il vostro intervento e con l’impegno di tutti gli attori coinvolti nell’attuale amministrazione pubblica locale e nazionale, siamo certi di poter arrivare ad una conclusione positiva”.