Idroscalo - Oggi a ricordare Pier Paolo Pasolini, nel parco letteraio a lui dedicato all'Idroscalo, c'era anche il Pecetto, Silvio Parrello, uno dei ragazzi di vita di Donna Olimpia tanto cantati dal poeta. Il Pecetto ha Pasolini nel cuore e su di lui ha scritto centinaia di poesie: addirittura Pier Paolo gli fa visita in sogno e gli avrebbe suggerito un particolare importante per la ricostruzione di ciò che è accadde quella maledetta notte di 37 anni fa a Ostia, all'Idroscalo. Anche Pecetto quindi ha la sua verità sulla morte del grande poeta, un'altra verità che nessuno può confermare perchè purtroppo il testimone non c'è più. Silvio Parrello era il figlio di Giuseppe il calzolaio che lavorava con la pece, conobbe Pasolini e oggi continua a ricordarlo come sa fare lui, con disegni e poesie.

'Er Pecetto' è intervenuto al parco dell'oasi Lipu centro Habitat Mediterraneo, gestito da Alessandro Polinori e Luca Demartini, dove campeggia la scultura in marmo realizzata dall'artista lidense Mario Rosati, anche lui vecchio amico di Pier Paolo Pasolini. Ogni anno qui si riuniscono i rappresentanti della fondazione massimo consoli e tutti coloro vogliono ricordare il grande letterato. Questa volta oltre alla celebrazione davanti al monumento anche la liberazione di una civetta dal parco Lipu, a simboleggiare il volo e la libertà di pesniero che caratterizzava Pasolini e tutti gli intellettuali indipendenti.

Alla cerimonia una trentina di persone, ma sono stati pochissimi i rappresentanti istutizionali presenti, come il consigliere del XIII municipio, Stefano Salvemme

A pochi metri dal parco letterario, in piazza dei Piroscafi, anche la Comunità Foce Tevere ha voluto ricordare a suo modo Pier Paolo Pasolini. I cittadini hanno ricostruito con materiali di riciclo la scena della notte in cui Pasolini fu trucidato all'Idroscalo: un panno sporco di sangue, una croce, il campetto di pallone, gli pneumatici che lo travolsero e poi il silenzio, per sempre.