Pineta Acque Rosse tra baraccopoli e discariche: i cittadini chiedono la messa in sicurezza (VIDEO)
Ostia - Discariche a cielo aperto, degrado, baraccopoli. La storica pineta delle Acque Rosse di Ostia versa da anni in condizioni disastrose. Uno splendido polmone verde incastonato nella Riserva Naturale del Litorale Romano, stretto tra la via del Mare e il Tevere. Questa mattina diverse associazioni e comitati di Ostia si sono riuniti in protesta sotto la sede del XIII Municipio per chiedere la messa in sicurezza della pineta. Un'area che ormai i cittadini disertano da anni. "Non frequento la pineta, soprattutto la sera. – racconta Kana Samoto, residente a Ostia ponente – Anche di giorno quando entro nell'area verde, ho paura: incontro sempre tipi strani che sembrano vivere nella pineta".
C'è paura tra i residenti della zona. In pochi ormai si avventurano nella pineta, tappezzata da accampamenti abusivi, più volte sgomberati dalle forze dell'ordine. È proprio tra queste tendopoli che lo scorso 4 gennaio, si è consumato lo stupro di una giovane polacca da parte di due rumeni, poi arrestati dalla Polizia. "Gli sgomberi non funzionano, – spiega Amedeo Paglia dell'Associazione Ambientalista Cinofila, capofila delle tante associazioni che oggi hanno partecipato al sit-in – al degrado si risponde con la cura e la manutenzione del verde. Vogliamo solo riavere la nostra pineta. Vorremmo avere un incontro con il presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani, insieme a Forestale e assessorato all'ambiente del Comune di Roma per lavorare a un progetto di riqualificazione degli ottanta ettari di verde". I cittadini ora chiedono la bonifica e la pulizia costante della pineta e l'istallazione di dossi che impediscano alle macchine di entrare nella zona verde e distruggere così un patrimonio ambientale che appartiene a tutti.
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